BONO E MILIOTI: “VALENTI E BRUNETTO LATITANTI SUL BANDO PER LA PESCA”
A quanto sostengono i consiglieri di opposizione, Calogero Filippo Bono e Giuseppe Milioti, il Comune di Sciacca non ha partecipato al bando Feamp 2014-2020 relativo alla misura Misura 1.43 “Porti, luoghi di sbarco, sale per la vendita all’asta e ripari di pesca”. Bando emesso dall’assessorato regionale Pesca a novembre 2018 con scadenza prorogata al 31 maggio scorso.
“Denunciamo che Sindaco e Assessore alla Pesca non hanno dato alcun indirizzo agli uffici per presentare progetti sul bando emesso dalla Regione siciliana. Adesso si è superato ogni limite e chiediamo di eliminare la delega alla Pesca fra le deleghe assessoriali”.
Per Bono e Milioti, Francesca Valenti e Carmelo Brunetto “non si occupano minimamente di questioni inerenti la pesca, non sanno neanche di cosa si tratti. Forse è una precisa scelta, ma sta di fatto che l’Amministrazione comunale ha lasciato il settore al suo destino in un momento, tra l’altro, di crisi del comparto”.
Nessuna motivazione riesce a spiegare la mancata partecipazione al bando a beneficio di un settore primario quale è la pesca a Sciacca, anche perché “c’era tutto il tempo per predisporre progetti per interventi strutturali in zona portuale”, aggiungono Bono e Milioti, spiegando che la misura 1.43 del Feamp ” è la stessa che ha consentito al Comune di Sciacca di ottenere un finanziamento di ben 626.000 euro attraverso il bando di novembre 2016 con presentazione del progetto a marzo 2017″.
Per quanto riguarda il precedente progetto relativo alla rifunzionalizzazione del mercato ittico con sale d’asta all’avanguardia, Bono e Milioti rimarcano come “l’Amministrazione attuale non è stata capace neanche di portare avanti progetti già finanziati, tant’è che proprio in queste settimane la Regione Siciliana ha diffidato il Comune di Sciacca perché in grave ritardo con la realizzazione dei lavori relativi al mercato ittico”.
I due consiglieri comunali ricordano che ancora oggi “restano irrisolte tutte le questioni che attengono alla utilizzazione delle colonnine dell’acqua che da 8 mesi non funzionano, al mercato del pescatore e all’isola ecologica chiusi a causa di manifestazioni di interesse per l’assegnazione emanate in maniera sbagliata dall’Amministrazione Valenti”.
La mancata attivazione dell’isola ecologica ha comportato e continua a comportare ulteriori problemi all’igiene e al decoro della zona portuale.