BONO E MILIOTI: “LE CRITICITA’ DEL SERVIZIO IDRICO NON ESISTONO SOLO PER CHI NON LE VIVE”

I consiglieri comunali Calogero Filippo Bono e Giuseppe Milioti tornano sull’argomento dei disservizi idrici chiosando come il sindaco Francesca Valenti “sembra vivere su Marte”. A proposito di perdite, i due consiglieri segnalano un’altra copiosa perdita nella strada che porta in  contrada raganella ed in contrada Carcossea. Di giorno in giorno la situazione peggiora ed il nostro territorio continua ad essere bistrattato”.

Rimarcano come il sindaco di Sciacca, nella sua qualità di presidente dell’ATI, “avrebbe dovuto lavorare già ad un piano alternativo da portare sul tavolo dell’ATI e non lo ha fatto,  ed oggi è in evidente imbarazzo nei confronti dei cittadini che continuano a ricevere disservizi e ad avere una viabilità compromessa da lavori fatti male,  pur pagando fior di quattrini per avere un servizio che ad oggi continua ad essere scadente”.

E ancora un affondo: “Se la Valenti dichiara che non c’è nessun problema, vuol dire  che non ha  più la cognizione di quello che succede in città e di quello che i cittadini chiedono”.

Altro fatto tangibile e grave, per i due consiglieri comunali “riguarda i danni incalcolabili che hanno provocato i comuni cosiddetti ribelli”.

Poi rivolgono alcune domande a Francesca Valenti: “Quanti i sindaci dei comuni dissidenti che intendono oggi consegnare  le loro reti per farle gestire ad un consorzio di comuni?”

“Ciò che dichiara il sindaco Valenti ad oggi risulta in netto contrasto con quanto dichiarato dai sindaci non consegnatari i quali continuano ad affermare che non consegneranno mai le reti a soggetti diversi dal loro Comune”, aggiungono Bono e Milioti sottolineando anche un altro aspetto: “Riteniamo sia  necessario approfondire  la validità delle assemblee ATI e cioè , possono partecipare all’assemblea dell’ATI i sindaci non consegnatari? Oppure sono in conflitto di interessi, avendo violato la legge e gli scopi consortili?”

Ma c’è anche un’ultima domanda: “Il Sindaco Valenti dopo aver sentito i commissari , nella sua qualità  di presidente dell’ATI, sta  iniziando a predisporre le diffide ai Comuni non consegnatari delle reti?”

 


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