Bono e Milioti: “Ci hanno tenuto nascosto che il Comune è in pre dissesto”
SCIACCA. “Da diverso tempo affermiamo che i conti del Comune di Sciacca sono in peggioramento. Gli ulteriori sviluppi di questi giorni ci danno ulteriormente ragione e ci fanno affermare che il comune di Sciacca si trova ormai in una fase chiamata di pre-dissesto”.
Lo dicono oggi in una nota stampa i consiglieri comunali Calogero Bono e Giuseppe Milioti, i quali sotttolineano come per la prima volta da tanti anni a questa parte l’Ente non ha raggiunto i parametri previsti dalla Legge, ed accertati in sede di approvazione del rendiconto in giunta avvenuto il 14/08/2020.
“Oggi – dicono – il Comune di Sciacca è ufficialmente “Ente strutturalmente deficitario” dopo che il recente DM del 28/12/2019 ha ridefinito i parametri per tale verifica, prevista dall’art. 242 del Testo Unico degli Locali. Il Comune di Sciacca, come si evince dalla citata delibera di Giunta, non ha raggiunto tali parametri. Tale mancato obiettivo di finanza pubblica comporta delle sanzioni”.
E citano, in tema di sanzioni, le restrizioni sulle dotazioni organiche e assunzioni di personale, rigidi controlli sulla copertura dei costi dei servizi (vedi servizio smaltimento rifiuti) con probabili incrementi delle tariffe, applicazione di sanzione pecuniaria determinata sul totale delle entrate correnti.
“Il Comune di Sciacca – scrivono Milioti e Bono – non era stato mai dichiarato Ente Strutturalmente Deficitario eppure il Sindaco Valenti si era presentata all’elettorato come esperta di dinamiche di bilancio ed aveva assunto tale delega. Si tenga anche conto che il rendiconto dell’esercizio 2019 appena approvato dalla Giunta è il terzo esercizio consecutivo che si chiude con un disavanzo da ripianare, guarda caso tutti e tre esercizio amministrati e chiusi dalla amministrazione guidata da Francesca Valenti, il sindaco esperto di bilancio”.
Per i due questa situazione rappresenta un “concentrato di un ulteriore fallimento del sindaco Valenti che fino a qualche mese fa deteneva la delega a bilancio e forse proprio ammettendo le sue mancanze aveva deciso di rimetterla in mano a uno dei tanti nuovi assessori nella speranza evidentemente di fare meglio”.
Poi ricordano che la precedente amministrazione aveva svolto attività di risanamento dei conti del Comune e invitano il sindaco a a valutare se vi sono le condizioni del pre-dissesto, che altro non è una procedura che i Comuni in crisi strutturale possono mettere in atto per evitare il dissesto vero e proprio. Si tratta di un piano di riequilibrio pluriennale che può essere assistito dallo Stato. Invocano, infine, un dibattito in consiglio comunale sulla reale situazione finanziaria del Comune che secondo il loro pensiero sarebbe stata tenuta intenzionalmente celata.