BLITZ IN TUTTA ITALIA CONTRO TV PIRATA. OSCURATI 5 MLN DI UTENTI
Mega blitz delle forze dell’ordine contro le tv pirata in tutta Italia. Oltre 100 militari del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza e centinaia di agenti della polizia di Stato da questa mattina sono impegnati in due differenti operazioni nei confronti della più rilevante organizzazione clandestina mondiale ideatrice e principale responsabile della capillare diffusione illegale via Internet delle emittenti televisive a pagamento, le cosiddette IPTV – Internet Protocol Television – che consentono di usufruire gratuitamente di canali satellitari a pagamento come Sky, Dazn, Netflix, Amazon Prime, Chili e tanti altri
Sequestrata e oscurata la piattaforma informatica Xtream Codes con oltre 700 mila utenti online inibiti all’atto del sequestro. Ma l’indagine ha riguardato anche altre piattaforme: in tutto pare siano coinvolti 5 milioni di utenti, che saranno ora oscurati. Individuati 25 responsabili. Otto ordini europei di indagine nei confronti di un’associazione a delinquere a carattere trasnazionale, emessi dalla Procura di Napoli, sono eseguiti simultaneamente in Olanda, Francia, Grecia, Germania e Bulgaria con numerose perquisizioni sul territorio nazionale per smantellare le centrali ed aggredire i rilevanti proventi illeciti.
Un’indagine tecnico informatica estremamente accurata – denominata operazione Eclissi – sulla diffusione dei segnali in streaming effettuato dal Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni che ha consentito di individuare le sorgenti estere dalle quali parte il segnale “pirata”. Significativi i numeri complessivi relativi sia alle persone coinvolte, come detto circa 5 milioni di utenti solo in Italia, sia per il volume di affari stimato di oltre 2 milioni di euro al mese.
L’Iptv, sistema che permette a un utente di fruire di contenuti televisivi in digitale (live e on demand) per mezzo di connessione a banda larga o ultralarga, è offerto con i servizi illegali nella maggior parte dei casi attraverso un abbonamento mensile dal costo di 10-15 euro. Una facile fonte di profitto che rientra nella diversificazione degli interessi dei grandi gruppi di criminalità. Stando a uno studio del 2017 la pirateria ha fatto perdere un miliardo di euro alle aziende, e 6000 posti di lavoro.
Questi servizi illegali vengono offerti apertamente sui motori di ricerca e alcuni sono persino pubblicizzati. Un fenomeno in costante espansione e difficile da combattere a livello globale. Gli sport più seguiti online illegalmente sono il calcio (da tre pirati su quattro), poi la Formula 1; seguono, a pari merito, Moto GP e tennis, poi basket e sci.