Bivona, Cga condanna Regione. Cava potrà riprendere attività
Un imprenditore di Bivona titolare di una ditta specializzata nell’estrazione di calcare dalle cave, potrà riprendere la propria attività estrattiva che era stata bloccata erroneamente dalla Regione Siciliana. Lo ha deciso il Consiglio di Giustizia Amministrativa al quale l’imprenditore si era rivolto per annullare i provvedimenti emessi a suo danno dall’assessorato regionale dell’Energia, patrocinato dagli avvocati Gigi Rubino e Lucia Alfieri.
Il Tar, senza nominare alcun consulente tecnico d’ufficio che attestasse le reali condizioni presenti nelle cave di calcare, aveva inizialmente rigettato il ricorso. L’imprenditore decideva di impugnare la decisione dinanzi al Cga, affinché venisse riformata. I legali, supportati da copiosa giurisprudenza e da una relazione redatta da un esperto nominato dagli stessi, sottolineavano come la reale situazione nelle cave fosse pienamente conforme agli standard di sicurezza. Il Cga a quel punto ha nominato un consulente tecnico d’ufficio, il quale, conformemente a quanto affermato dagli avvocati, riconosceva il pieno raggiungimento dei livelli di sicurezza idonei a garantire la prosecuzione dell’attività estrattiva, accogliendo il ricorso in appello e riformando la sentenza di primo grado.