Bilancio comunale, Bono: “Noi disponibili e costruttivi, ma non si usi lo scudo della burocrazia”

Il Consigliere Bono, avviandosi alla conclusione della riunione della Commissione Bilancio svoltasi ieri mattina, ha invitato l’assessore “ad assumere tutte quelle iniziative volte a predisporre il bilancio, ad avere un approccio più coraggioso perché l’emergenza impone questo tipo di approccio e portare in aula un Bilancio di previsione che contenga corposi aiuti alle attività commerciali”.

Bono sottolinea che di fronte all’emergenza socio-economica della Città, “l’atteggiamento della opposizione sarà costruttivo,ma bisogna fare presto”. A cosa si riferisce il consigliere comunale Calogero Filippo Bono quando invoca “più coraggio”.

“Ad uscire dalla logica dell’applicazione del bilancino del farmacista. L’emergenza e la drammaticità della situazione socio-economia devono spingere l’assessore al Bilancio e il Direttore di ragioneria a prevedere tutte quelle iniziative di ristoro tenendo presente che Regione e Stato stanno provvedendo a impinguare le casse comunali per tappare la mancanza di liquidità delle casse comunali per vie del rinvio dei tributi e dei sostegni che i Comuni stanno sostenendo per supportare le famiglie in difficoltà, ma anche le attività costrette alla chiusura imposta per Decreto del Presidente del Consiglio a causa del coronavirus”.

In buona sostanza, per gli aiuti concreti alle famiglie e imprese vi sono norme nazionali e regionali che mettono sul tavolo risorse ingenti per i Comuni, quali misure compensative per i mancati introiti e per gli aiuti diretti. La Regione ha stanziato 300 milioni di euro per la Sicilia,mentre lo Stato ha stanziato 3,5 miliardi di euro con il Decreto “Rilancio”.

“Occorre- chiosa Bono- far presto con il Bilancio e non badare troppo alla forma, perché in momenti di emergenza occorre fare presto”. E’ stato Bono ad apprezzare la direttiva del sindaco Francesca Valenti sulla sospensione della Tosap, pur in “attesa del provvedimento formale”.

In buona sostanza, se è vero che nel Bilancio comunale si sono formati “buchi” causati dal mancato introito dei tributi e della inesistente imposta di soggiorno, è pure vero che sono in arrivo, con decreti, somme ingenti che vanno a “rifornire” le casse comunali di liquidità.

Con un calcolo approssimativo, basta dividere i 300 milioni per il numero dei siciliani. La media, molto semplicistica, fa si che ogni siciliano abbia 66 euro. A Sciacca arriverebbero quasi 2.6 milioni di euro. Ai quali bisogna aggiungere i 3.5 miliardi dello Stato. Sempre la semplice media porta ad una cifra pro-capite di 58 euro. Questo è solo un esempio molto elementare ma che basta a capire che le casse comunali saccensi (come negli altri Comuni) saranno presto confortate finanziariamente.

Allora, Bono ha ragione quando dice che bisogna avere il coraggio delle azioni. Non si tratta di eludere norme, si tratta di avere una visione, piuttosto garantita, per far fronte alle urla di bisogno che provengono dai cittadini. Ecco perché bisogna mettere da parte il bilancino del farmacista.

Filippo Cardinale