BILANCI COMUNALI, CROCETTA PRIMA DIFFONDE ALLARMISMO, POI TRANQUILLITA’. INTANTO L’ANCI-SICILIA INCONTRA ALFANO

La Sicilia come sempre è terra ambigua. Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, qualche giorno fa ha fatto diffondere una circolare ai Comuni comunicando i tagli di due terzi dei trasferimenti. Ciò significa che hli enti locali non possono chiudere il bilancio di previsione 2016. Oggi, è ottimista e  comunica di aver concordato con l’assessore alle Autonomie locali Luisa Lantieri e con il dirigente delle Autonomie locali, Morale, la convocazione della conferenza regionale autonomie locali per il prossimo 31 maggio. Nel corso dell’incontro verranno stabilite le assegnazioni regionali dei trasferimenti ai comuni. Il presidente assicura inoltre che,” la dotazione ripartita sarà quella prevista dalla legge, 340 milioni di euro per la parte corrente. Tale assegnazione, consentirà ai comuni di poter tranquillamente predisporre e approvare il bilancio di previsione per il 2016″.

Intanto, l’Anci-Sicilia domani pomeriggio incontra il ministro Alfano al fine di evitare che la situazione di emergenza finanziaria ed istituzionale della Sicilia possa determinare gravi ripercussioni sul piano sociale con conseguenti rischi per l’incolumità degli amministratori locali

Tra i temi principali dell’incontro, Le problematiche di carattere normativo, legate al difficile processo di attuazione della riforma degli Enti Intermedi (Città Metropolitane e Liberi consorzi di Comuni); il  mancato avvio di processi di razionalizzazione nell’organizzazione dei Comuni (incentivazione di fusioni volontarie, unioni e convenzioni per la gestione di servizi e funzioni); le difficoltà di natura finanziaria legate alla drastica riduzione dei trasferimenti delle risorse, alla scarsa capacità fiscale dei territori, alla mancata intesa in materia di Federalismo Fiscale e meccanismi perequativi e compensativi e ad una complessiva riforma del sistema di riscossione dei tributi locali; la sostenibilità della gestione del personale, con particolare riferimento ai lavoratori a tempo determinato. ; la  mancata realizzazione ed attuazione di alcuni processi riformatori di importanza vitale come la gestione del sistema integrato dei rifiuti e  del sistema integrato delle acque,  la riforma della formazione professionale,  del Trasporto Pubblico Locale e  del Sistema Socio-Sanitario integrato.

 

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