BIG FAMILY: RIESAME ANNULLA ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE

Fuori gli indagati, tranne Giardiello e S.G. Failla per precedenti condanne

Il collegio giudicante del Tribunale del Riesame di Palermo, presieduto dal giudice Francesco Carini, ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare a carico degli indagati coinvolti nell’operazione “Big Family” dello scorso fine luglio.

Dunque, niente misure restrittive, tranne che per Carlo Giardiello e Salvatore Giuseppe Failla, i quali devono scontare condanne divenute definitive. La maggior parte degli indagati è stata difesa dall’avvocato Giovanni Forte.

L’operazione antidroga è scatta lo scorso fine luglio. Dopo un’intensa e lunga attività di indagine svolta in piena sinergia dal personale della Squadra Investigativa del Commissariato di P.S. di Sciacca e da quello della Sezione di Polizia Giudiziara “Aliquota P.S.” della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sciacca, il commissariato di Polizia di Sciacca dava esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale della custodia in carcere emessa dal Gip Giuliano Castiglia del Tribunale di Palermo che ha accolto la richiesta di applicazione di misura cautelare formulata dai P.M. della Direzione Distrettuale Antimafia, Rita Fulantelli, Amelia Luise, coordinati dal Procuratore Aggiunto Vittorio Teresi.

L’intera attività investigativa- secondo gli inquirenti – ha consentito di sgominare un’associazione molto bene articolata di spacciatori operante nei territori di Palermo, Napoli e soprattutto in quello di Ribera, un territorio quest’ultimo particolarmente permeato dalla piaga della droga.

Con l’esecuzione del  provvedimento, oggi annullato dal riesame, finirono in carcere GIARDIELLO Carlo, classe 1981, già detenuto presso il carcere di Agrigento, pluripregiudicato; VEIBLE Ciretta, classe 1956, dimorante a Santa Flavia-Porticello, pregiudicata; SEDITA Maria, classe 1970, pregiudicata; TABBONE Massimo, classe 1979, pregiudicato; ODDO Tiziana, classe 1983, pregiudicata; FAILLA Giuseppe, classe 1958, pregiudicato; FAILLA Salvatore Giuseppe, classe 1975, detenuto presso la Casa Circondariale di Sciacca, pluripregiudicato; BENIAMINO Sergio, classe 1972, pregiudicato.

Sono ritenuti tutti responsabili del reato di associazione a delinquere per spaccio di sostanze stupefacenti. Due delle ordinanze sono state eseguite in carcere, poiché i destinatari GIARDIELLO Carlo e FAILLA Salvatore Giuseppe, si trovavano già agli arresti per altre vicende giudiziarie.

L’attività di polizia giudiziaria ha tratto le sue origini da una precedente indagine condotta, sempre nel territorio riberese, dalla Squadra Investigativa del Commissariato di P.S. di Sciacca – sotto la direzione della locale Procura della Repubblica – la cosiddetta “Operazione Venere della Notte” che ha visto il coinvolgimento di diversi cittadini riberesi indagati per i reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, di induzione e sfruttamento della prostituzione, di detenzione e porto abusivo di armi in luogo pubblico ed altro. Proprio nelle fasi finali di quell’indagine, nel corso di una intercettazione ambientale, Giuseppe Failla avrebbe promesso la fornitura di un ingente quantitativo di sostanza stupefacente del tipo “exstasi”, e contemporaneamente cedeva a quest’ultimo dello stupefacente del tipo “cocaina” che gli veniva poi rinvenuto addosso nel corso di una perquisizione.

La Polizia ha quindi avviato una serie di operazioni di intercettazione telefonica. Già dalle primissime battute dell’indagine emergeva il predominante ruolo assunto dagli indagati GIARDIELLO Carlo e dalla propria madre VEIBLE Ciretta – rispettivamente figlio e moglie di GIARDIELLO Vincenzo, ucciso a Napoli il 12.09.1989, il quale annoverava a suo carico precedenti di polizia per estorsione, favoreggiamento personale, associazione per delinquere di stampo camorristico, violazione della normativa sulle armi, emissione assegni a vuoto, ricettazione, violazione al T.U. sulla circolazione ed altro – quali organizzatori e promotori dell’associazione criminale . Il ruolo di GIARDIELLO Carlo, quale organizzatore e promotore dell’associazione criminale, è emerso dalle risultanze investigative acquisite, dalle quali è stato appurato che il predetto per soddisfare le esigenze della propria struttura criminale molto spesso si recava a Napoli ed Palermo.

Proprio in occasione di alcuni suoi viaggi a Napoli, Carlo Giardiello riceveva a suo favore, il trasferimento di cospicue somme di denaro attraverso vaglia postali, inviati da SEDITA Maria ed ODDO Tiziana organici dell’associazione. Come già anticipato, Ciretta Veible assurge, assieme al figlio su un piano di assoluta parità con quest’ultimo, al ruolo di protagonista nella gestione dell’organizzazione programmando (sia per proprio conto che per conto dell’organizzazione) acquisti di sostanze stupefacenti a Palermo, a Napoli ed anche a Bagheria, luogo ove in passato ha risieduto, provvedendo anche alla custodia dello stupefacente. Proprio questo suo ruolo di “custode” della sostanza stupefacente è emerso chiaramente nel corso delle intercettazioni, allorquando la VEIBLE, presa alla sprovvista da un’improvvisa perquisizione da parte dei Carabinieri, si disfaceva di una partita di cocaina gettandola nel water della sua abitazione.

Inoltre la VEIBLE, come è stato appurato nel corso dell’indagine, forniva precise indicazioni e/o suggerimenti agli altri componenti dell’organizzazione (soprattutto per eludere i controlli da parte delle forze i Polizia). L’attività tecnica di intercettazione permetteva di accertare che l’indagato FAILLA Giuseppe all’interno dell’organizzazione rivestiva il delicato, in proporzione al rischio, ruolo di “corriere” ed effettuava numerosi viaggi da Napoli a Ribera trasportando – come si evince per sua esplicita ammissione nel corso delle intercettazioni – ingenti quantitativi di sostanza stupefacente affidatagli dal GIARDIELLO Carlo.

Il FAILLA Giuseppe nei suoi “viaggi di ritorno”, al fine di eludere l’eventuale controllo da parte di organi di Polizia, si spostava viaggiando a bordo di mezzi pubblici, quali pullman e/o treno. Allorquando giungeva a Ribera, provvedeva a consegnare la sostanza stupefacente direttamente a SEDITA Maria, oppure alla VEIBLE Ciretta le quali provvedevano alla successiva distribuzione sul mercato riberese, o direttamente oppure facendo ricorso ai loro più stretti collaboratori (pusher). A denotare il carattere di estrema pericolosità dell’organizzazione, depone il fatto che la stessa disponeva di una pistola detenuta illegalmente da FAILLA Giuseppe celata all’interno del garage della sua abitazione. In effetti in data 12.09.2007, in occasione dell’arresto di GIARDIELLO Carlo effettuato dai Carabinieri della Tenenza di Ribera in seguito alle lesioni procurate al proprio cognato TABBONE Massimo, veniva sequestrata una pistola marca Browning cal. 7,65 mm, comprensiva di caricatore, con canna alterata e con matricola abrasa rinvenuta nel terrazzo attiguo a quello dello stesso GIARDIELLO ed attribuita, dalla P.G. operante, allo stesso. Proprio in virtù della disponibilità da parte dell’organizzazione di una pistola l’indagine passava di competenza alla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia – di Palermo.

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