BELLANCA E MANDRACCHIA: “SULL’EX STAZIONE LE CONTRADDIZIONI STORICHE DELL’AMMINISTRAZIONE”

La vicenda dell’ex stazione ferroviaria, venduta ad un privato e inserita in un’area che sul piano urbanistico prevede nuove edificiazioni, continua ad essere oggetto di interventi e di polemiche.

Come abbiamo fatto fino ad oggi, diamo spazio alle varie posizioni, sicuri che tutto ciò fa parte di un confronto dialettico e assolutamente trasparente.

Secondo i consiglieri comunali Filippo Bellanca e Paolo Mandracchia, “l’amministrazione Di Paola sulla strategicità dell’area ex stazione ferroviaria ha cambiato idea come variano i venti”. I due evidenziano che nel 2011, quando fu programmato, in sede di approvazione del Bilancio, un mutuo per acquistare l’area, gli uomini del centrodestra, che oggi governano, dichiaravano che “l’amministrazione Bono stava portando avanti il parcheggio nella ex stazione ferroviaria e scala mobile per arrivare alla città e che questa idea di città non era conforme alle aspettative di Sciacca, perché il parcheggio nella ex stazione ferroviaria non era conforme allo sviluppo economico della città”.  I due evidenziano che fu lo stesso sindaco Fabrizio Di Paola, all’epoca consigliere comunale, a dire ciò.

E poi aggiungono altri passaggi di dichiarazioni fatte dall’attuale presidente del consiglio Calogero Bono: “Ci sono mutui che sono pronto a sottoscrivere e a condividere, ma altri no, come ad esempio 650.000 euro per acquisto ex stazione ferroviaria. Ritengo che questa sia una scelta precisa dell’Amministrazione per risolvere il problema parcheggi, ma che costituisce forti perplessità, anche perché i parcheggi sono necessari nel centro storico e non alla periferia della città.” 

“Nel 2013 il Sindaco Di Paola, passato dall’opposizione al governo della città – dicono ancora Bellanca e Mandracchia –  cambia idea ed in una nota inviata a FER SERVIZI ( prot.9878 dell’8/4/13 ), evidenziava che: “L’area della ex stazione ferroviaria rappresenta per la città di Sciacca uno spazio di rilevante interesse strategico, anche ai fini di decongestionare il centro storico dal traffico veicolare che impedisce la fruibilità di luoghi e edifici di importantissimo interesse architettonico-culturale”.

Ci chiediamo: – perché il Sindaco Di Paola e i suoi fedelissimi collaboratori hanno cambiato idea ? – di quali benefici godrà la collettività saccense dopo l’acquisto da parte dei privati dell’area ? – perché viene dichiarato che non ci sono le risorse finanziarie ? Riteniamo che si sarebbe potuto pensare all’accensione di un mutuo, anche per un acquisto parziale, così come un mutuo di €.300.000 è stato previsto per il completamento delle piscine che in seguito saranno affidate a privati. I nostri sono interrogativi politici. Per quelli tecnici attendiamo la seduta consiliare. A tal proposito, bisogna evidenziare che dal tecnico incaricato ci saremmo aspettati la relazione nella sede istituzionale e non a mezzo stampa. A quelli che dichiarano: “Non eravamo a conoscenza dei bandi riguardanti la vendita”, ricordiamo che ci sono diverse missive, tra la Fer Servizi e l’Amministrazione Di Paola, nelle quali la Società comunicava i dettagli dei beni messi in vendita mediante gara.

Considerato che l’Amministrazione Di Paola è stata informata per tempo e che il bilancio di previsione 2014 è stato approvato a fine anno, riteniamo che ci sarebbero stati modi e tempi per fare le opportune valutazioni e le scelte giuste per la Città. In questi passaggi vogliamo evidenziare quanto volubile sia l’idea di Città che hanno i nostri amministratori. Quando sono all’opposizione fanno demagogia e quando amministrano rappresentano l’incoerenza assoluta”.

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