BELLANCA E DI PAOLA REPLICANO A CARACAPPA: “QUANDO NON SI HA NIENTE DA DIRE E’ MEGLIO TACERE. E’ DA SAGGI”

Lo scontro politico si infiamma e sarà sempre un crescendo considerato ‘appuntamento di maggio prossimo per l’elezione del nuovo sindaco e il rinnovo del Consiglio comunale

“Leggendo la risposta di Caracappa ai nostri rilievi non sappiamo se ridere o se piangere dinanzi agli argomenti utilizzati, la cui pietosa inconsistenza è pari solo al nulla assoluto del suo agire politico amministrativo”. Lo scontro politico tra i consiglieri comunali Bellanca e Di Paola con l’assessore e vice sindaco Caracappa alza l’asticella dei toni. E la replica di oggi dei due consiglieri d’opposizione è la prova.

Sottolineando come Caracappa faccia confusione tra “incarichi lavorativi con il Comune di Sciacca e le questioni politico amministrative da noi sollevate”, per Bellanca e Di Paola “già da questo si scorge la povertà estrema delle argomentazioni di Caracappa, il quale evidentemente non avendo niente di attinente da dire, tira fuori argomenti che nulla hanno a che vedere con il tema in oggetto, entrando a gamba tesa ed in modo a dir poco inelegante nella sfera privata dell’avversario di turno, dalle nostre parti si direbbe “facendo fuddra” e basta”.

Il crescendo dei toni è evidente anche in questo passagio: “E’ ridicolo il tentativo di associare la nostra attività consiliare a personaggi politici regionali che fra le altre cose abbiamo più volte e pubblicamente contestato; sarebbe come se, per attaccare il Caracappa amministratore, noi gli attribuissimo la responsabilità degli innumerevoli scandali politico affaristico sessuali del suo leader nazionale! Che ci azzecca? Direbbe qualcuno”.

Per Bellanca e Di Paola, Caracappa “ha evidentemente ha qualche difficolta a spiegare cosa ha fatto di concreto e significativo per questa città in quasi 5 anni di laute indennità percepite”, e crede di camuffare i suoi “fallimenti buttandola in caciara; ma con noi non attacca!” Poi vanno sul concreto della questione. “Ci dica invece quali significativi interventi ha assunto per dare respiro al comparto agricolo locale, dall’alto della sua autoproclamata grande competenza in materia?”

Poco, secondo il ragionamento dei due consiglieri comunali di opposizione, “a sentire la viva voce di chi in campagna ci vive e ci lavora e non si è mai sentito tanto distante dalla politica comunale come in questi 5 anni; cosa ha realizzato di concreto per risollevare o quanto meno sostenere le enormi difficoltà che vive il comparto del commercio locale?”

“Non basta scambiare due chiacchiere con qualunque commerciante o esercente, in qualunque zona della città per testare la loro rabbia; cosa ha fatto per individuare nuovi canali di promozione per le migliori espressioni dell’artigianato saccense? Zero assoluto, basta leggere le innumerevoli note di protesta di diverse organizzazioni di categoria; quali innovative iniziative tese a migliorare significativamente le condizioni del traffico veicolare cittadino? Se l’unità di misura per giudicare il suo lavoro dovesse essere il pasticcio sulla Via Amendola o la gestione a dir poco dilettantesca dell’ultima ZTL estiva, non servirebbero altre parole per descrivere il disastro di questi anni”.

L’attacco finale è rivolto alla sua delega di assessore alla Polizia Municipale. “Quali misure ha assunto per sostenere gli sforzi e l’operato del corpo della polizia municipale? Costui è stato talmente attento al tema che a momenti l’intero comando rischia lo sfratto dagli attuali locali; come non ricordare in ultimo l’incredibile ed inqualificabile disposizione cimiteriale, con cui si sarebbe addirittura voluto imporre ai cittadini come ed attraverso quali tipo di lampade votive rendere onore alla memoria dei propri estinti, manco fossimo in regime di dittatura?”

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