Basta strade sporche di volantini, i clienti premiano i supermercati sostenibili. A Sciacca l’esempio Coop

SCIACCA. Una recente ricerca di una società italiana di tech company che connette 30 milioni di consumatori online, ha fatto emergere che sei italiani su 10 dichiarano di preferire per gli acquisti negozi che siano attivamente impegnati verso la sostenibilità ambientale.

A Sciacca c’è un’azienda di esperienza ormai quasi quarantennale nel campo degli alimentari, che già da tempo ha dato una svolta ambientale alla propria attività cancellando del tutto la promozione pubblicitaria attraverso volantini cartacei.

E’ l’azienda dei fratelli Segreto, oggi in campo con il marchio COOP in via Giovanni XXIII, in passato rappresentanti in città di altri importanti brand come Standa e Crai.

Le scelte sostenibili dei Segreto sono anche dettate da precisi messaggi che vengono lanciati dai clienti, alcuni dei quali guardano al rispetto dell’ambiente. E molti oggi sono da tempo collegati tecnologicamente per ricevere, in tempo reale sul loro telefono o sul pc il volantino delle offerte settimanali

“Noi facciamo da anni una raccolta differenziata puntuale – ci dicono i fratelli Segreto – puntiamo in modo convinto alla riduzione degli sprechi nel nostro punto vendita, disponiamo di un sistema di efficientamento energetico e, soprattutto, abbiamo deciso di non sporcare la città con i volantini pubblicitari che purtroppo vengono abbandonati ovunque”.

Per fortuna ci sono segnali che un grande processo di digitalizzazione e sostenibilità che sta coinvolgendo tutto il Paese, spinto dalle chiare richieste dei consumatori. Al momento sono ancora pochi, ma bisognerebbe dare l’esempio di COOP dei fratelli Segreto, che raggiungono la loro clientela con mail, social, sms e whatsapp. E per questo vengono premiati.

Del resto, in tempi di web, è davvero assurdo che per la stampa ogni anno si continuano a consumare oltre cinquecento mila tonnellate di carta e si producono altrettante tonnellate di CO2. Un danno enorme per l’ambiente (che contribuisce a rendere tristi strade e piazze) con costi elevati per la produzione e per lo smaltimento, stimati rispettivamente in almeno un miliardo di euro il primo e sessanta milioni di euro il secondo.