“Basta seduta consiliari on line”: diffidato il Presidente Montalbano
SCIACCA. Non è possibile continuare a convocare le sedute del consiglio comunale in videoconferenza. Nuova forte iniziativa da parte dell’opposizione, che prende di mira il presidente Pasquale Montalbano per avere chiamato in causa l’organismo del servizio prevenzione e protezione per fare una relazione sull’aula Falcone Borsellino e non sulle carenti condizioni di sicurezza di alcuni uffici del palazzo municipale.
Il richiamo alle condizioni di distanziamento dell’aula che non si possono rispettare era stato fatto dal presidente Pasquale Montalbano attraverso una specifica relazione tecnica.
Ma tutto ciò non convince i consiglieri comunali Calogero Bono, Giuseppe Milioti e Pasquale Bentivegna, che parlano di “eccesso di zelo del Presidente” che non si tradurrebbe invece in inviti all’amministrazione a chiedere ulteriori relazioni allo stesso organismo coinvolto con una relazione a valutare le possibilità di fare sedute consiliare in presenza.
In sostanza, come mai questo servizio non verifica anche le condizioni di alcuni locali del municipio che sono in stato strutturale precario ?
E qui il riferimento a ufficio protocollo, ufficio di stato civile e qualsiasi altro luogo – dicono i consiglieri – all’interno del Palazzo Comunale che in questi anni è stato oggetto di inviti, interrogazioni, mai discusse, che avevano l’obbiettivo di valutare e quindi ridurre i rischi a cui è sottoposto il personale dipendente addetto, tutte rimaste fino ad oggi senza riscontro.
Ritengono un abuso ciò che sta accadendo, ancor di più se le norme sulla sicurezza dettate dalla legge e riprese dall’emergenza vissuta che ne hanno imposto l’aggiornamento prevedono una valutazione dei rischi per ridurli consentendo le normali attività che devono essere svolte .
I consiglieri diffidano il Presidente del Consiglio a comunicare quanto descritto dall’RSPP e nello stesso tempo convocare una conferenza dei capi gruppo in presenza e non on line per discutere della questione cercando una soluzione immediata.
Impossibile, concludono che in un momento nel quale le diverse ordinanze regionali che si sono succedute danno il via libera a molte attività infondendo a tutti coraggio e serenità per una serena ripartenza, il nostro presidente del consiglio anziché superare gli ostacoli posti dalla burocrazia cerca il cavillo burocratico per non celebrare in aula i consigli comunali.