Stazzone, basta caos. Il sindaco pensa a ordinanza per regole di somministrazione e chiusura locali
SCIACCA. Era nell’aria considerato che “la responsabilità degli italiani”, encomiabile nel periodo del lockdown, adesso è sfociata nel campo del non rispetto delle più elementari regole anticontagio. E mentre prima “la responsabilità degli italiani” era controllata anche con elicotteri e drone nonché sanzionata pesantemente e anche con conseguenze penali, oggi si assiste ad una forte contraddizione. Da un lato, le regole in vigore impongono l’anti assembramento e l’uso della mascherina nei luoghi pubblici chiusi, ma anche il rispetto delle distanze, dall’altro si assiste a scenari da incubo con movide senza controllo che cancellano, di fatto, quelle regole essenziali ancora oggi in vigore. Ma finiscono anche in risse violente. Basta girare la sera, basta riportare l’esempio dello Stazzone. Ma non solo, visto che anche assembramenti che violano le regole si svolgono anche in centro storico.
Il sindaco Francesca Valenti ha ritenuto giusto, anche per il ruolo di primo responsabile della salute pubblica della città, pensare di emettere un’ordinanza che regoli gli orari di somministrazione e di chiusura. In tal caso, la zona interessata è lo Stazzone. Prima di emettere l’ordinanza, ha invitato stamattina a Palazzo di Città, gli esercenti che operano allo Stazzone per un incontro. Incontro che il sindaco ritiene correttamente propedeutico alla emissione dell’ordinanza.
C’è da sottolineare che la Prefettura di Agrigento già a metà giugno aveva chiesto ai sindaci di adottare tali misure per evitare ciò che, purtroppo, sta accadendo con degenerazioni preoccupanti. Il virus circola ancora.al di là degli stupidi slogan di qualche incosciente che nella sua profonda ignoranza si assurge ad esperto epidemiologo o virologo.
Filippo Cardinale