Barbieri aperti centri estetici chiusi: protesta la Cna

SCIACCA. Anche la Cna provinciale contro i recenti provvedimenti anticovid che penalizzano alcuni settori produttivi.

In particolare, viene contestata la decisione con la quale si obbligano i Centri di estetica a non potere esercitare nella zona rossa. “L’emergenza sanitaria – afferma la presidente provinciale della Cna Salute e Benessere, Roberta Tuttolomondo – va combattuta con restrizioni che siano adottate in modo equo ed intelligente. E oggi, ahimè, queste non lo sono. Basta fare un giro in città per capire come queste misure decise dal Governo siano prive di senso e logica: la gente, vista la variegata proposta di acquisto e servizi, si sente autorizzata ad uscire! E’ dunque inaccettabile la penalizzazione dei servizi di estetica che operano nelle zone rosse. Vanno immediatamente riaperti”.

L’esclusione viene giudicata ingiustificata, anche perché a parere della Cna il decreto esprime chiaramente che rimangono aperte le attività di “servizio alla persona”, ma subito dopo cita la chiusura dei centri di estetica. “Per chi non lo sapesse – sottolinea Roberta Tuttolomondo – i parrucchieri e le estetiste, i primi aperti e le seconde chiuse, appartengono alla stessa categoria, ovvero “Servizi alla persona”.

La Cna di Agrigento, con in testa il presidente Francesco Di Natale e il segretario Claudio Spoto, e la presidente del settore Benessere e Salute, nell’esprimere vicinanza solidarietà agli operatori e alle operatrici che stanno subendo questa condizione di forte disagio accompagnata da inevitabili danni economici, assicurano il loro impegno e la loro azione politico-sindacale affinché la questione possa trovare, in tempi rapidi, la soluzione auspicata.