BAR, SI INIZIA. NON TUTTI HANNO APERTO E LA RIPARTENZA E’ IN SALITA (fotogallery)

Stamattina la fase 2 prevede l’apertura di bar, pub, pizzerie e ristoranti, che possono operare solo con la consegna a domicilio e l’asporto. I titolari hanno provveduto a mettere in atto le misure di sicurezza sanitaria. Non si può consumare all’interno delle attività, ma bisogna portare via ciò che si acquista per consumarlo a casa o in ufficio. E’ vietato consumare anche fuori dal locale.

C’è tanta buona volontà da parte dei titolari, tanta speranza ma anche tanta consapevolezza che è un percorso in salita. Stamattina c’è stata poca affluenza e gli incassi non sono incoraggianti. Ma era prevedibile. Bisognerà comprendere cosa accade nei giorni successivi. Non è facile far ripartire un’attività con incassi che non servono minimamente a compensare i costi.

Ma è una ripartenza. Stamattina la città è apparsa meno tetra. Più auto in giro anche per la possibilità di raggiungere “i congiunti”, nelle sue sfaccettature molteplici e a volte farsesche come la burocrazia italiana sa sfornare. E stamattina, ci è colta anche il sentimento diverso da quello dei “balconi” di incitamento alla solidarietà: si sono visti i primi ingorghi, ma si sono uditi anche i clacson nelle loro tonalità “normali”, quelli che esprimono la tensione di chi è alla guida e scaglia improperi agli altri.

A tutte le attività che da stamane hanno rialzato le saracinesche, la redazione del Corrieredisciacca augura buon lavoro e l’auspicio di un immediato futuro più illuminato e roseo rispetto ai due mesi che abbiamo vissuto.

Ma è giusto ricordare che l’uscita dal tunnel dipende da tutti noi e dobbiamo brandire l’unica arma che abbiamo per combattere il terribile virus: il distanziamento sociale, l’uso di guanti e mascherine, evitare gli assembramenti. Adesso siamo nella fase di delicata e più vulnerabile, ecco perché dobbiamo evitare di mollare l’attenzione.

Filippo Cardinale