BAR E PIZZERIE, E’ ATTESA ANSIOSA

Oggi è il giorno della speranza, atteso da imprenditori e lavoratori. Il sorriso fa capolino dalle mascherine indossate dai commercianti, ma in ognuno di loro serpeggia ansia e preoccupazione mista a fiducia e speranza. Come risponderà il mercato, come reagiranno i clienti ?

Parte della giornata è volata via senza particolare sussulti, le prime sensazioni sono purtroppo negative, poca gente negli esercizi commerciali, poco anche nei bar che hanno riaperto i banconi. L’obbligo, per tutti, resta quello di adottare le misure di distanziamento e di contenimento del contagio. Purtroppo il nemico non è ancora sconfitto e un suo colpo di coda potrebbe riportare dietro di mesi le lancette dell’orologio. Le indicazioni che provengono dall’ordinanza sono insieme un atto di fiducia e un ammonimento.

La sfida è duplice: in gioco ci sono salute e prosperità ed a tutti sono richieste audacia nelle scelte imprenditoriali e responsabilità nei comportamenti.

Ma c’è stato chi ha riscoperto dopo oltre due mesi di lockdown, il piacere di un caffè al bar, dialogando per qualche minuto con l’amico barista. E molti hanno apprezzato ancora di più la tradizionale tazzina, la prima dopo due mesi di… moka forzata.

Ci si dovrà abituare a queste nuove regole, prima o poi bisognava riaprire non possiamo andare avanti così – hanno spiegato alcuni esercenti – abbiamo perso tanto, forse perderemo ancora, ma siamo fiduciosi per il futuro e convinti che tra qualche settimana la clientela tornerà”.

Più incertezze per pizzerie e ristoranti: le direttive sono capestro, la maggior parte di quelli che sono in attività a Sciacca e nei comuni del circondario, sono piccoli, non hanno lo spazio necessario per accogliere clienti e fare reddito. Purtroppo apprendiamo che alcuni esercenti stanno valutando con attenzione la situazione e valutare se riaprire. 

Molti hanno lavorato con l’asporto, ma sono molto ma molto perplessi per le aperture. Tovaglie monouso, piatti bicchieri e posate verranno sistemate davanti ai clienti. Una volta finita la cena verrà tutto sanificato. I camerieri e i pizzaioli avranno mascherine e guanti.