BANDO TERME, L’ADVISOR CHE IN 5 ANNI HA DILAPIDATO IL PATRIMONIO DI 5,7 MILIONI DI EURO
Editoriale di Filippo Cardinale
La Sicilia è terra dell’esasperazione. Non c’è una misura mediana, tutto è spinto al massimo, all’estremo. La politica, in modo particolare, è l’esempio dell’estremo stesso. Per “salvare” le Terme di Sciacca e di Acireale, la politica regionale non trova di meglio che affidare l’incarico di advisor, per traghettare le strutture in mano alla gestione dei privati, ad una società a partecipazione regionale che negli ultimi cinque anni di gestione ha dilapidato il suo patrimonio iniziale: Sviluppo Italia Sicilia.
Il danno è grosso se si pensa che sono stati “bruciati” 5,7 milioni di euro. Dunque, una gestione fallimentare. C’è un detto emblematico, affidare l’agnello al lupo. Le due strutture termali regionali, quella saccense e quella acese, sono in perenne stato di profondo rosso, con bilanci chiusi con perdite consistenti. E cosa fa la Regione, o meglio, la politica regionale? Affida due Aziende in perdita ad un’altra Azienda in perdita per il loro traghettamento verso la valorizzazione.
Come advisor, sotto la guida dell’ex presidente della regione, Raffaele Lombardo, è stata scelta, per affidamento diretto, Sviluppo Italia Sicilia. Premesso che detta società è sorta con lo scopo di attrarre imprenditori capaci di investire in Sicilia e proiettare l’Isola verso il rilancio economico-imprenditoriale, non ci sono, fino ad oggi, esempi rasserenanti, o incoraggianti, di attività andate a buon fine e prodotte dalla stessa. L’unica certezza è offerta dalla capacità di Sviluppo Italia Sicilia di aver disperso in perdite annuali il patrimonio iniziale di 5,7 milioni di euro. Il tutto negli ultimi cinque anni. La legge sulla privatizzazione è datata 1999. Sono trascorsi quasi 15 anni. A che punto siamo? Al nulla. E’ stato pubblicato un bando con scadenza lo scorso anno che ha fatto la figura degna di Peppe Nappa. Bando deserto e parto da barzelletta. Ora la regione è in riflessione, in studio. Sta facendo valutare all’Ufficio legale e legislativo della Regione l’opportunità di scegliere tra bando vero e proprio oppure la manifestazione d’interesse.
Siamo messi bene. Il tempo passa. Le Terme accumulano perdite e deprezzamento, Sviluppo Italia Sicilia, accumula perdite su perdite. Quando si dice affidare l’agnello al lupo.