BANCA CORDONE OMBELICALE, INCREDIBILE DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE PARLAMENTARE SANITA’ ALL’ARS:” QUALCUNO DOVRÀ CHIEDERE SCUSA A VENTIMILA DONATRICI SICILIANE INGANNATE DA UN DRAPPELLO DI IMPOSTORI”

Dopo l’annuncio di una verifica, oggi sono iniziate le prime audizioni della Commissione Sanità all’Ars. Vi è la sensazione di un tentativo di una parte della politica mirata a distruggere la Banca del cordone ombelicale di Sciacca

Incredibile dichiarazione del presidente della Commissione Sanità dell’Assemblea regionale siciliana, Pippo Digiacomo (Pd). “Qualcuno dovrà chiedere scusa a ventimila donatrici siciliane ingannate da un drappello di impostori. Le donne che hanno donato il cordone ombelicale, ora scoprono come le cattive condizioni di conservazione abbiano reso vano il loro gesto”.

La denuncia arriva al termine dell’audizione del commissario straordinario dell’Asp e dei rappresentanti della banca del sangue cordonale di Sciacca (Agrigento), struttura costata milioni di euro alla Regione.

“Le unità cordonali – spiega Digiacomo – dovrebbero essere conservate secondo standard qualitativi che consentano il loro impiego a livello internazionale. Questo purtroppo non è avvenuto e ora, dopo un sopralluogo degli ispettori del centro nazionale sangue, sarà necessaria la distruzione delle sacche”.

Già nel 2011 la Regione aveva commissariato il centro di Sciacca. Il deputato del Pd Angelo Capodicasa, in un’interpellanza del settembre 2011, aveva sottolineato anche i costi sostenuti dalla Regione per una nuova area, dove dovrebbero essere stoccati i cordoni: un costo di cui la Regione si è caricata gli interessi, 120 mila euro al mese per più di 9 anni.

La dichiarazione è grave perchè manca di delimitazione temporale. Bisogna capire se il “disastro “, emerso in sede di audizione in Commissione Sanità, ha un prima o un dopo la vicenda giudiziaria. E’ un limite assai importante. 

Chi scrive ha seguito tutti i processi cui sono stati sottoposti l’ematologo Lillo Ciaccio e la biologa Michela Gesù. Tutti i periti, i tecnici, gli scienziati, di ambedue le parti, accusa e difesa, hanno in maniera inequivoca affermato la correttezza della raccolta dei cordoni ombelicali e la tipicizzazione delle sacche. Un coro unisono: la perfezione. Le assoluzioni con formula piena non sono arrivate certamente a caso.

Ecco perchè è necessario fare chiarezza temporale sulla questione emersa in audizione. E’ vitale. perchè se scuse devono essere fatte alla mamme che hanno donato il cordone ombelicale, queste devono essere fatte dai veri responsabili del disastro che hanno assistito da vigliacchi dietro le persiane.

Sulla questione non demordiamo e pubblicheremo gli atti parlamentari. L’onorevole Digiacomo faccia i nomi e cognomi e non sia vago, e soprattutto filtri e verifichi scientificamente le audizioni da parte di chi convive dentro “il sistema”. Abbiamo la sensazione che una certa “politica” abbia interesse a distruggere la Bnca del cordone ombelicale di Sciacca, molto probabilmente per incrementare qualche altra zone di questa parte della Sicilia, magari Palermo.

Dopo l’incredibile dichiarazione dell’onorevole Digiacomo, arriva un comunicato stampa a firma del Commissario Straordinario dell’Asp di Agrigento, Salvatore Messina e del direttore della Banca del cordonel ombelicale di Sciacca, Filippo Buscemi. Ambedue erano presenti in audizione.

“In relazione all’incontro con la Sesta Commissione Parlamentare avuto in data odierna in seguito a richiesta di audizione da parte del presidente della stessa, corre l’obbligo di precisare che le notizie divulgate con un comunicato ANSA dal presidente Digiacomo circa la necessità di scusarsi con 20.000 donatrici di sangue cordonale siciliane vanno, necessariamente, arricchite di ulteriori particolari la cui mancata conoscenza può dare adito ad una erronea interpretazione”.

Messina e Buscemi continuano: “Dal 2011 la Banca del Sangue Cordonale diretta dal dott.Filippo Buscemi è impegnata nell’adeguamento strutturale e organizzativo ed è riuscita a raccogliere e conservare le unità di sangue cordonale secondo gli standard internazionali, come dichiarato in sede di Commissione dal Dott. Attilio Mele sulla base di quanto osservato durante l’ispezione di ieri del Centro Nazionale Sangue e Centro Nazionale Trapianti, potendo così rendere disponibili le sacche a breve nel registro internazionale. Le sacche con criticità , sotto valutazione, sono quelle raccolte nel periodo precedente al 2008.
L’area di stoccaggio della Banca del Sangue Cordonale, costata alla comunità circa 9.000.000 di euro, è stata trasferita nei nuovi locali dal dott.Salvatore Messina – nominato commissario dell’ASP dal settembre 2011 – su indicazione degli ispettori del Centro Nazionale Sangue e Centro Nazionale Trapianti e dei corrispettivi Regionali Dott.A.Mele e dott.V.Sparacino nel mese di dicembre 2012. La Banca di Sangue Cordonale era stata commissariata nel periodo settembre 2010-luglio 2012 con D.A. dal Dott. Attilio Mele, Responsabile del Centro Regionale Sangue e in seguito ad ulteriore D.A del 02/07/2012 è stata trasferita al Commissario dell’ASP che ha permesso la realizzazione delle azioni correttive espresse dagli organi competenti”.

 

 

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