BALLOTTAGGIO, MIZZICA SI RIUNISCE PER DECIDERE SE APPOGGIARE LA VALENTI

Ore frenetiche, ore nelle quali in vista del ballottaggio si tentano di mettere su strategie politiche che possano rafforzare le probabilità di una vittoria.

In serata si riunisce il gruppo di Mizzica. Cosa fare? Legarsi fortemente all’albero della barca per evitare di essere attratti dalle sirene che emergono dal mare e che richiamano ad una ricomposizione del centrosinistra, oppure allentare la cima e discutere con la candidata del centrosinistra, Francesca Valenti, in modo costruttivo, senza scendere a compromessi o legami che trasmetterebbero un’immagine diversa da quella creato dai giovani di Mizzica e Futuro Presente?

Il nodo da sciogliere è fortemente amletico. Non è facile. Non lo è per un gruppo nutrito di ragazzi che ha fatto della determinazione una scelta di campo ben definita che è stata trasmetta agli elettori. Certo, il centrosinistra lancia messaggi di “accoglienza”, di disponibilità al dialogo, ma è disposto anche a non porre particolari condizioni. Anzi, l’invito del centrosinistra sarebbe “aperto”. Quasi una lezione di saggezza. Le lotte per un cambiamento vanno fatte al governo della città- è il senso del consiglio che proviene dal centrosinistra- perché realisticamente è assai difficile poter influire con uno, due consiglieri relegati all’opposizione.

E ancora un altro messaggio ai ragazzi di Mizzica da parte del centrosinistra. Fabio Termine è stato il più votato di tutti e ha raggiunto una messe di voti (800) che è una cifra davvero eclatante, specie col sistema elettorale vigente. Secondo il centrosinistra, Termine potrebbe rivestire un alto ruolo istituzionale indossando la veste di presidente del Consiglio comunale. Un ruolo istituzionale che gestito con scienza e coscienza permetterebbe a Mizzica di entrare nella visione diretta e importante della politica e dell’amministrazione.

Termine, secondo il centrosinistra, potrebbe svolgere un ruolo rispettando la neutralità rispetto alle vecchie logiche della politica. Insomma, Mizzica potrebbe far parte della maggioranza, in caso di vittoria della Valenti, ma conservare quel ruolo di determinazione promesso in campagna elettorale. Potrebbe, anzi, essere il vero controllore della vita amministrativa e politica, marcando stretta la giunta di governo sulla rotta che seguirà. Una lotta dal di dentro, consiglia il centrosinistra, anche a prova. Ovvero, se Mizzica si accorge che la giunta e la maggioranza non danno seguito alle promesse programmatiche, può addirittura staccare la spina e proseguire l’esperienza d’aula praticando opposizione.

Da tempo, il Consiglio comunale è stato sminuito di tante importanti funzioni. Per tale motivo il centrosinistra alza il tono del richiamo delle sirene, invitando a essere più realisti del re. L’utopia è bella, ma in politica spesso si infrange per l’impossibilità di incidere.


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