Bacchi: “I 500.000 euro destinati al capitolo dei rifiuti potranno in futuro essere riutilizzati per finalità diverse”  

SCIACCA. Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, una precisazione da parte dell’assessore al Bilancio,Michele Bacchi, in merito alla variazione di bilancio eseguita con deliberazione del commissario Pietro Valenti, su proposta del dirigente del Settore e approvata anche dalla Giunta Municipale.

Il mio codice deontologico da professionista mi impone di fare delle precisazioni rispetto alle scelte adottate da questa amministrazione nella gestione dell’ente Comune di Sciacca. La vicenda è molto spinosa e per comprendere meglio bisogna fare qualche doverosa premessa in merito alla vicenda TARI.  L’aumento dei costi di conferimento in discarica per le vicende che conosciamo, chiusura di Salinella, conferimento ad Enna e Ramacca,  ed anche delle bonifiche straordinarie che l’amministrazione ha dovuto sopportare economicamente e che in assenza avrebbe potuto destinare le risorse altrove in termini di servizi (estensione del porta a porta in altre zone) ovvero per a ridurre il costo della Tari 2020 (PEF 2020) e quindi abbassare la differenza che l’organo di governo della città ha deciso di spalmare negli anni 2021-2022-2023.

Ma ritornando alla variazione di bilancio e sulla considerazioni che queste somme potevano essere utilizzate per altro, concordo in linea di principio ma non in linea di utilizzo. La variazione di bilancio si rende necessaria perché l’ormai esaurita capienza dei capitoli dedicati alla copertura degli impegni per il servizio TARI, avrebbe comportato intanto la sospensione totale del servizio con conseguenti disservizi per la cittadinanza tutta, ma anche e soprattutto avrebbe generato problemi di natura igienico sanitaria.

Quindi qualche scelta bisogna farla e nell’ambito delle priorità che l’amministrazione adotta le proprie scelte mirate essenzialmente alla tutela ed alla salvaguardia della collettività.  Sono certo inoltre che scelte così importanti vadano adottate anche con tempistiche compatibili con le problematiche da risolvere. Molte volte la burocrazia e gli iter procedurali vanno in direzione opposta e tendono ad appesantire procedure semplici ed allunare tempi generando soltanto svantaggi. 

L’utilizzo delle economie dei mutui destinati al rimpinguamento dei capitoli tari per l’anno 2020 rappresenta una variazione finanziaria adottata nel 2020, ma che per l’anno 2021in virtù del fatto che l’eccedenza tra PEF 2019 e 2020 verrà spalmata nel 2021-2022-2023, ritorneranno nella disponibilità dell’ente comune in ottemperanza al principio che  “il costo complessivo della gestione del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani interni ed equiparati, riferito ai dati della competenza, sia stato coperto con la relativa tariffa almeno nella misura prevista dalla legislazione vigente” e che quindi il comune non può utilizzare in termini di competenza coperture tari con fondi  propri. Quindi le somme “buttate nella spazzatura” non sono ad utilizzazione definitiva e potranno in futuro essere riutilizzate per finalità diverse.  

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Gentile Assessore, grazie per il contributo offerto e i toni utilizzati che confermano ciò che abbiamo pesato bene: la sua serietà professionale. Lei precisa la variazione dei 500.000 euro con  accorgimenti tecnici-contabili adottati per far fronte a rimpinguare il capitolo di spesa n. 13410/1 (conferimento rifiuti in disacrica) visto che “risulta esaurito ed al fine di scongiurare gravi e concreti rischi igienico sanitari, nonchè situazioni pericolose, eventi dannosi per l’ambiente e per la salute pubblica, oltre al grave danno di immagiine, chiede di procedere alla variazione con urgenza”. Queste sono le paroloe scritte sulla proposta di deliberazione disposta dal dirigente del 2° Settore Finanze, Tributi. In ogni deliberazione risiede una motivazione, altrimenti essa non troverebbe legittimità. E le motivazioni riportate poggiano su elementi difficilmente discutibili, specie in assensa del Consiglio comunale. Intanto, 500.000 euro vengono “buttati”, nel senso che vengono risposti” nel capitolo che langue. Siamo, ovviamente, contenti che la stessa somma può essere, successivamente recuperata. Salvo emergenze che nessuno oggi è in grado di prevedere e che segnano, da qualche tempo, la nostra città.

Rimane un fatto inconfutabile. La materia dei rifiuti richiede un ingente somma  a totale carico dei contibuenti saccensi. Si iniziava con un costo annuale di 5.5 milioni di euro (Oltre 10 milardi del vecchio conio). Poi, via via, sono sorte le emergenze. Solo emergenze o cattiva programmazione e gestione di una società per azioni a capitale pubblico formati dai Comuni, i cui sindaci sono componenti dell’assemblea? Sta di fatto, che la Tari aumenta vertiginosamente e i contribuneti sono costretti a pagare esose bollette. Sta di fatto che la raccolta differenziata ha provocato aspettative nei contribuenti convinti in una riduzione dei costi, in premialità che non si sono mai verificate. Sta di fatto che il cittadino constata col proprio bilancio familiare un continuo aumento della Tari, l’odiata e folle tassa sui rifiuti che è discriminatoria. Sta di fatto che, ma questo non è imputabile a Lei, che nel nord Italia e nei paesi europei la raccolta differenziata diventa fonte di benefici per i cittadini. A cominciare con la fruizione di energia gratis. Noi paghiamo lo scotto di non scelte, ma anche di scelte influenzate da veti ideologici. Paghiamo lo scotto che la Sicilia, come il nostro Sud, rimane vittima di un sistema di malaffare, di ingerenze mafiose in un settore, quello dei rifiuti, che produce solo scandali, affari per pochi.

In conclusione, auspicando che i 500.000 euro oggetto della variazione di bilancio e la somma buttata nella spazzatura, come scrive Lei al termine della gradita precisazione, ” potranno in futuro essere riutilizzate per finalità diverse”.  E’ il tempo del verbo che ci preoccupa, e il non utilizzo del “saranno”. Del futuro non c’è certezza.

Cordialmente, Filippo Cardinale