AZIENDA CASEARIA COLLETTI, NESSUN ABUSO EDILIZIO: TUTTI ASSOLTI
Tutti assolti, come aveva chiesto il pubblico ministero, Michele Marrone, nel processo nel quale erano imputati l’’imprenditore Mariano Colletti, i veterinari del distretto saccense, Francesco Ciraulo e Gino Raso, e un geometra del Comune, Pellegrino Turturici. La richiesta è stata accolta dal collegio giudicante del Tribunale di Sciacca. L’imputazione per Mariano Cottone era di avere realizzato un capannone, un fabbricato in muratura, delle tettoie, senza la necessaria autorizzazione. I Il collegio giudicante ha comminato un’ammenda di 5 mila euro per l’omesso avviso e alla mancanza di autorizzazione per la realizzazione del capannone, di 200 metri quadrati. Cottone è stato assolto da tutti gli altri capi d’imputazione. Tra questi, quello di avere effettuato lo scarico delle acque provenienti dalla lavorazione dei prodotti lattiero caseari direttamente nel sottosuolo e in assenza dell’autorizzazione rilasciata dalla commissione provinciale Tutela ambiente, utilizzando una fossa imhof. Per quanto riguarda i due veterinari, secondo l’accusa avrebbero omesso i necessari controlli. Per il tecnico del Comune di Caltabellotta, Pellegrino Turturici, l’accusa era di aver rilasciato l’autorizzazione di agibilità del fabbricato e di scarico delle acque reflue in violazione delle norme previste. Questi gli avvocati difensori: Giovanni Vaccaro per Ciraulo, Ignazio Cucchiara per Turturici, Peppino Milano per Raso e Alfonso Marsala per Colletti. Nell’udienza preliminare avevano sostenuto che nessun abuso era stato commesso in quanto l’immobile, adibito a caseificio, è stato realizzato prima del 1968 e regolarmente autorizzato.