Avvisi Imu e Tasi, Bono e Milioti: “Inaccettabili le richieste alle imprese”

SCIACCA. Nel rilevare la situazione di grave emergenza provocata dalla pandemia e la difficoltà degli operatori economici della città, costretti dopo la riapertura ad affrontare una serie di costi gravosi, immediati ed indifferibili come l’adeguamento degli stessi alle misure di contenimento del virus, gli ex consiglieri comunali Calogero Bono e Giuseppe Milioti in una nota giudicano “inaccettabile l’atteggiamento a livello locale in termini di aiuti alle imprese della nostra città”.

Sostengono che il Comune ha incassato svariate somme dal governo centrale durante la pandemia e che altre ne arriveranno con il nuovo decreto. Per i due si tratta di risorse che dovevano servire a dare respiro ai nostri comparti e avviare una detassazione Imu per i proprietari di immobili commerciali destinati alle attività produttive, oltre che di azzeramento/riduzione delle imposte comunali ed anche degli indennizzi economici. “Invece – dicono – piuttosto che lavorare per garantire quanto sopra descritto, si è lavorato per fare in modo che nessuno o quasi nessuno potesse accedere a tali agevolazioni a causa di una inaccettabile richiesta di regolarità alle imprese in un momento poco opportuno”. Fanno naturalmente riferimento agli avvisi Imu e Tasi del 2015 che vengono recapitati in questi giorni.

Come Cna e Confcommercio, anche Milioti e Bono chiedono all’amministrazione di porre rimedio trovando la soluzione giusta a prescindere dagli aiuti Nazionali e Regionali in modo da garantire delle economie importanti ai comparti devastati dalla pandemia.

I due nella nota parlano anche degli inammissibili ritardi nell’apertura del Centro Covid di Ribera.