Attivare un meccanismo di partenariato al livello regionale per portare a buon fine il Pnrr
PALERMO- Attivare un meccanismo di partenariato al livello regionale e nelle realtà locali per cogliere la straordinaria opportunità per la nostra regione data dal Pnrr, centrandone gli obiettivi e costruendo una reale prospettiva di “progresso sostenibile.
E’ la richiesta di un cartello di forze, tra cui sindacati, realtà del terzo settore, enti locali e associazioni, che hanno firmato un documento “di idee e proposte”, segnalando la centralità del territorio per sviluppare in spazi di azione condivisa, analisi, monitoraggio, co-progettazione e co-programmazione assieme alle istituzioni regionali e locali con
L’iniziativa è stata presentata oggi dai soggetti promotori, Anci, Ali Autonomie Locali Cgil Sicilia, Uil, Federcosumatori, l’Isola che c‘è, il Forum del terzo settore, che consegneranno al governo regionale il loro documento e invitano altre forze e organizzazione all’adesione.
L’idea, è stata detto in conferenza stampa, è quella di allargare la partecipazione con l’obiettivo di contribuire alla costruzione di un nuovo modello di sviluppo per la nostra regione. Le organizzazioni firmatarie del documento partono da una considerazione di inadeguatezza dell’azione attuale del governo regionale a cui si aggiungono le innumerevoli difficoltà degli enti locali stretti tra difficoltà finanziarie, carenza di personale, farraginosità delle procedure burocratihe.
Oggi solo 172 comuni su 391 hanno presentato il bilancio preventivo e 74 il consuntivo. Nelle piante organiche dei comuni mancano 15 mila unità e in numero insufficiente è soprattutto il personale preparato per la programmazione e la progettazione. Proprio per gli enti locali, i promotori dell’iniziativa chiedono “adeguati supporti, stipulando le necessarie intese a livello nazionale e regionale”.
Tra le proposte anche quella di istituire un fondo per la progettazione “rendendolo giuridicamente disponibile anche per il Pnrr e ponendo a carico della Regione gli oneri derivati dal mancato finanziamento dei progetto”. Delle problematiche inerenti al Pnrr, dice il documento, dovrà inoltre occuparsi in modo permanente la conferenza Stato- Regioni. Resta inoltra un nodo fondamentale da sciogliere che costituisce una precondizione per le altre azioni: la realizzazione da parte della regione di un adeguato piano di riforme, tema su cui – dalla pubblica amministrazione, ai rifiuti, all’energia- si sconta un ritardo inammissibile”.