ATTENTATO AL PROCURATORE PRINCIPATO. LEO SUTERA: “NON NEL MIO TERRITORIO”, MA PRONTO A COLLABORARE
Che il procuratore di Palermo, Teresa Principato, fosse nel mirino della mafia per un attentato orami non ci sono dubbi. Ma emergpono altri particolari.
L’ex boss agrigentino, Maurizio Di Gati, divenuto da tempo collaboratore di giustizia, alcuni giorni fa ha svelato particolari raccapriccianti. Ai magistrati della Dda ha raccontato che “da Trapani era arrivata ad Agrigento una richiesta di collaborazione per l’esecuzione di un attentato da realizzare a Naro, città natale di Teresa Principato”.
Tutto ciò avveniva a metà del 2000. Ma il boss di Sambuca di Sicilia, Leo Sutera, personaggio di spicco della mafia agrigentina, non era d’accordo con atti eclatanti da consumare nella sua provincia. Maurizio Di Gati dice ai magistrati della Dda che Leo Sutera “assicurava, comunque, la sua colaboerazione, suggerendo che l’attentato poteva essere fatto al confine con la provincia di Trapani”.