ASSOLTO IL LUOGOTENENTE DEI CARABINIERI CARMINE ANTONIO MELILLO

Il Tribunale collegiale di Sciacca (Presidente Andrea Genna, a latere Lo Presti e Bono) ha assolto il Luogotenente Carmine Antonio Melillo dall’accusa di aver colposamente agevolato la conoscenza da parte di terzi soggetti di notizie d’ufficio inerenti il procedimento penale denominato “Scacco Matto”, con la più ampia formula liberatoria.

Sono state accolte le argomentazioni difensive dei legali del Melillo, gli avvocati Giovanni Vaccaro e Michele Monteleone, che in discussione hanno introdotto taluni argomenti – di natura fattuale e giuridica – tendenti ad evidenziare l’assoluta correttezza dell’operato del Luogotenente in relazione alle operazioni di P.G. a suo tempo espletate. Secondo l’ipotesi accusatoria, il Melillo, in servizio presso la Compagnia Carabinieri di Sciacca, impegnato nelle indagini coordinate dalla DDA della Procura della Repubblica di Palermo nell’ambito del procedimento “Scacco Matto”, avrebbe colposamente rivelato notizie d’ufficio – in particolare che erano in corso attività di intercettazione nei confronti di alcuni degli indagati nel detto procedimento – a terzi soggetti, i quali avrebbero poi informato i medesimi soggetti indagati.

Tra le fonti d’accusa anche le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Calogero Rizzuto, sentito nel dibattimento attraverso il collegamento audiovisivo.

Per gli avvocati Vaccaro e Monteleone “la sentenza di assoluzione del Tribunale di Sciacca assume particolare valenza, dal momento che, essendo il reato già estinto per prescrizione, la stessa – secondo il dettato normativo – avrebbe potuto essere pronunciata solo ove l’innocenza dell’imputato fosse risultata evidente in base agli atti disponibili”.

Per il medesimo fatto il Luogotenente Melillo era già stato processato in relazione alla più grave accusa, formulata dalla Procura di Palermo, di aver intenzionalmente favorito ed agevolato Cosa Nostra. Da quella accusa il sottoufficiale è stato assolto dal GUP del Tribunale di Palermo all’esito del giudizio di primo grado. La Procura Distrettuale ha proposto appello avverso quella sentenza ed ora il processo è fissato per il prossimo 27 gennaio.

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