Assolti dall’accusa di omicidio colposo due dipendenti della casa di riposo Humanitas di Menfi

MENFI. A seguito del rinnovo parziale del dibattimento (ex art. 603 c.p.p.) la Corte di Appello di Palermo, II sezione penale, ha assolto Lucia Rizzo e Anna Lucido dal reato di omicidio colposo perché il fatto non sussiste, revocando conseguentemente le statuizioni civili emesse a carico dei due dipendenti della cooperativa Humanitas nei confronti delle parti civili costituite.

La Corte di Appello ha accolto le richieste degli avvocati Luigi La Placa, Sandro La Placa, Giovanni Galletta e Antonino Alagna. La sentenza di riforma è stata emessa lo scorso 2 ottobre. Il Tribunale di Sciacca, in primo  grado di giudizio, aveva condannato  Rizzo e Lucido alla pena di anni 1 di reclusione.

I fatti risalgono al 3 ottobre 2013 a seguito del decesso di Baldassare Pilo, di anni 53,   mentre si trovava ricoverato all’interno di una casa di riposo di Menfi gestita dalla cooperativa Humanitas.  Lucia Rizzo nella qualità di responsabile amministrativa e Anna Lucido dipendente. Ambedue venivano condannati in solido al risarcimento dei danni procurati ai familiari di Baldassare Pilo costituitesi parti civili, al rimborso delle spese di costituzione di parte civile, nonché al pagamento di una provvisionale in favore delle parti civili costituite.

Dopo la sentenza di primo grado, la difesa di Lucia Rizzo veniva assunta dagli avvocati  Luigi La Placa e Sandro La Placa, quella di Anna Lucido dall’avvocato Giovanni Galletta e quella della Cooperativa Humanitas dall’avocato Antonino Alagna.

I legali con un articolato e complesso atto di appello, censuravano la sentenza del Tribunale di Sciacca, sostenendo in particolare che le risultanze probatorie in assenza di esame autoptico e tossicologico non consentivano di accertare al di là di ogni ragionevole dubbio, la causa della morte di Baldassare Pilo, i mezzi che l’avevano determinata e il rapporto di causalità con l’eventuale e non dimostrata ingestione del liquido Taski Sanofresh.

Con l’atto di gravame i difensori chiedevano disporsi il rinnovo parziale del dibattimento ex art. 603 c.p.p., mediante l’audizione di consulente medico- legale,professore Livio Milone, già titolare di cattedra di Medicina Legale dell’Università di Palermo, con l’acquisizione della consulenza tecnica di parte redatta dallo stesso.

La Corte di Appello di Palermo, nell’ accogliere la richiesta delle difese di rinnovo parziale dell’istruttoria dibattimentale ex art. 603 c.p.p., disponeva l’audizione del consulente medico – legale di parte, professor Milone e l’acquisizione della consulenza tecnica di parte redatta dallo stesso.