Associazione Capurro insiste: “Ospedale di Sciacca torni Azienda”
Un invito alla politica regionale ad impegnarsi per raggiungere questo obiettivo
SCIACCA. Nell’attesa che vengano espletati concorsi per l’assunzione a tempo indeterminato di medici nelle varie unità operative del Presidio Ospedaliero di Sciacca, in particolare Ortopedia e Urologia, ma anche per l’attivazione delle tanto attese Neurologia e Stroke Unit, l’Associazione Orazio Capurro auspica fortemente che l’unità di ortopedia dell’ospedale di Sciacca sia interamente affidata al dottore Franco Raso, direttore dell’U.O.C. dell’Arnas Civico di Palermo, ed al suo team, che in tutti questi mesi con grande professionalità, impegno, spirito di sacrificio ed abnegazione hanno assicurato attività operatoria di altissimo profilo.
L’Associazione ricorda anche come l’Arnas del Civico, a differenza di altre strutture sanitarie ed esperienze simili a livello regionale che arrivavano fino all’85% del DRG, avrebbe percepito solamente il 33% del DRG riconosciuto per le prestazioni erogate per poi riconoscere al team dei medici solo una percentuale di quel 33%.
“Il dottore Raso – dice il presidente dell’associazione, Alessandro Capurro – e la sua squadra di ortopedici, sottraendo tempo alla loro vita privata, hanno dimostrato oltre che tanta competenza ed affidabilità, anche profondo attaccamento e fattivo interessamento per le sorti dell’Ospedale di Sciacca a beneficio dei pazienti che purtroppo ancora invece la rappresentanza politica regionale del territorio ed il governo regionale faticano a dimostrare”.
Un altro auspicio è quello che il dottore Tulumello, spostato ad Agrigento, possa tornare presso l’Ospedale di Sciacca. “Vale sempre la pena ribadire – aggiunge – che se davvero vogliamo che l’Ospedale di Sciacca si riappropri del prestigio che merita e torni ad essere un importante punto di riferimento sanitario per l’intero territorio occorre che torni Azienda Ospedaliera. La situazione – aggiunge – purtroppo non sembra andare nel verso migliore e nella direzione giusta, ospedale e distretto sembrerebbero ormai reggersi quasi esclusivamente sulla buona volontà del personale in servizio, purtroppo dai vertici aziendali e dalla politica regionale si ha la sensazione che non stiano arrivando le adeguate attenzioni e soprattutto i necessari provvedimenti. Cambiano i commissari straordinari ma i problemi restano gli stessi e spesso addirittura si aggravano e ne nascono anche di nuovi”.
Per l’associazione, tornare Azienda Ospedaliera sarebbe l’unica soluzione. Capurro invita la politica regionale ad impegnarsi in tal senso, stilando immediatamente un cronoprogramma dettagliato con gli interventi più urgenti da attuare per risolvere le criticità più gravi, ascoltando ed attenzionando anche le richieste e le necessità che provengono da questo territorio.