Associazione Capurro: “Addio Stroke Unit, ora rischiano chiusura anche reparti da anni operativi”
SCIACCA. Cominciano le prese di posizione sul progetto del governo regionale che punta a disegnare e riorganizzare l’assetto sanitario in Sicilia istituendo un’azienda ospedaliera per ogni provincia, con il risultato che tutti gli ospedali vengono accorpati alla struttura riferimento presente in ogni provincia.
L’ospedale di Sciacca, come quelli di Ribera, Canicattì e Licata, verrebbe accorpato all’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. Un provvedimento che va nella direzione di un ridimensionamento per alcune di queste strutture, in particolare per Sciacca.
L’idea del governo Schifani prevede anche di scorporare i Distretti Sanitari dagli Ospedali, separando la Medicina del Territorio da quella Ospedaliera.
Anche l’associazione Orazio Capurro lancia il proprio grido di allarme e ribadisce anche la propria proposta, quella di fare diventare l’ospedale di Sciacca Azienda Ospedaliera, con una propria autonomia economico-giuridica ed amministrativo-organizzativa. “Se questo non avverrà – dice Alessandro Capurro – il Giovanni Paolo II è destinato a diventare un ospedale di base, più di quanto nella sostanza per certi versi già non lo sia, con gravissimi danni per i pazienti e l’intera comunità del territorio. Non solo non ci sarà mai l’attesa unità operativa di Neurologia con annessa Stroke Unit, ma verrebbero eliminati reparti oggi funzionanti ma con gravi carenze di personale”.
Capurro invita sindaci e deputati regionali ad adoperarsi affinchè l’ospedale di Sciacca diventi Azienda Ospedaliera: “Per fare in modo – conclude – che non passino alla storia come quelli che erano in carica quando il Giovanni Paolo II è diventato ospedale di base”.
Giuseppe Recca