RICERCA ASSESSORE: CARACAPPA SUGGERISCE PERSONA A LUI VICINA ?

Mentre per il sindaco Francesca Valenti non esiste “un caso Tulone”, politici di primo piano e ferventi difensori del primo cittadino sono in “missione” per convincere qualcuno a ricoprire la carica di assessore, sostituendo (il secondo assessore al Turismo e Spettacolo del biennio valentiniano) Mario Tulone.

L’immagine che si offre alla città è simile a quella del calcio. C’è un giocatore che accusa stanchezza, qualche risentimento muscolare, ma il mister ritarda a sostituirlo. In panchina non c’è nessuno pronto e il mister urla all’aspirante uscente di stringere i denti ancora. Così è con la sostituzione di Mario Tulone.

Voci si susseguono sull’imprenditore Sino Caracappa, imprenditore e patron delle manifestazioni letterarie e cinematografiche che si svolgono alla Badia Grande. Manifestazioni che spesso beneficiano anche di contributi del Comune. Certo, se Caracappa dovesse vestir l’abito di assessore, dovrebbe spogliarsi -in modo inequivocabile- di quello dell’imprenditore e dell’organizzatore di eventi. In tal caso, Sciacca perderebbe una persona valida che tanto ha dato e continua a dare al mondo culturale cittadino.

Ma è proprio certo che Sino Caracappa accetterà? In attesa della risposta, voci di corridoio danno pronta un’alternativa, una specie di piano B suggerito dallo stesso imprenditore. Caracappa avrebbe segnalato per il posto di assessore una persona a lui molto vicina,una persona con la quale ha realizzato tanti progetti, una figura di sua fiducia che per l’impegno in campo culturale piace allo stesso sindaco Valenti, una persona che si occupa di cultura e spettacolo ma non di turismo. Caracappa assicurerebbe la sua collaborazione, una specie di figura tutor, come Simone Di Paola lo era per Tulone.

Non ci sono però conferme, ma non si esclude questo percorso, se Caracappa non scenderà in campo personalmente, per dipanare la matassa alla vigilia dell’estate, con un cartellone estivo ancora da stilare e con i partiti di opposizione che fanno pressioni da tutte le parti. Poi, ci sarebbe la possibilità di elevare il numero di assessori dagli attuali cinque a sette, qualche “mal di pancia” si attenuerà, altri ne sorgeranno.

Il treno va, ma  a rilento. Cambia vagoni, sembra emettere un ciuf ciuf di stanchezza, di incertezza. Un treno che viaggia su binari a scartamento ridotto. La città assiste a tale stentato viaggio verso l’incertezza più marcata. La maggioranza, esponenti politici di primo piano, portano una pesante responsabilità. Una città che sta assistendo ad un film (per stare in tema con le attività di Caracappa) proiettato già qualche hanno fa, quando la pellicola si è rotta alla fine del primo tempo.

Filippo Cardinale