Assemblea Terme di Sciacca, buona partecipazione. Ma non c’erano i giovani
SCIACCA. Buona partecipazione questa mattina all’assemblea sul futuro delle Terme di Sciacca organizzata dal Comitato civico Patrimonio Termale. E’ stato fatto il punto della situazione, evidenziando i ritardi e le inadempienze della Regione Siciliana per la riapertura.
Ma era soprattutto l’occasione per ascoltare associazioni e cittadini che vogliono dare un contributo relativamente a cosa bisogna fare per convincere l’attuale governo regionale, che sul piano politico è della stessa parte politica con il precedente che all’atto dell’insediamento si era impegnato a riaprire le Terme, a dare priorità alle procedure di rilancio del ricco patrimonio siciliano che comprende anche le strutture di Acireale.
In molti interventi è stato sottolineato che di fronte ad un governo regionale inadempiente bisogna adottare proteste forti, com’è accaduto qualche settimana fa con l’ospedale. Ma forse, come ha detto il sindaco Fabio Termine, occorre che prima la città esca unita, con una posizione unitaria, prima di confrontarsi a viso aperto con la Regione Siciliana indicandogli cosa fare per superare una fase che pare di disorientamento dopo che anche il percorso Cassa Depositi e Prestiti sembrerebbe sfumato. Se la città sulle Terme continua ad avere idee diverse, la Regione rimarrà inadempiente. Unica certezza è che siano i cittadini i primi a credere nella necessità che per il proprio futura questa città ha bisogno di riappropriarsi della propria storia. E dunque delle Terme, strumento di crescita culturale ed economica.
All’incontro hanno preso parte i rappresentanti di diverse associazioni cittadini nei vari settori, e poi anche il presidente del consiglio comunale Ignazio Messina. Purtroppo non abbiamo vista la presenza del mondo giovanile. Il Comitato deve coinvolgere i giovani, altrimenti si rischia di perdere la rotta.
Giuseppe Recca