“ASSALTO” DI GREENPEACE A PESCHERECCI DI SCIACCA, ASSOLTO ATTIVISTA
Il saccense Alessandro Giannì, militante di Greenpeace, è stato assolto dal tribunale di Sciacca dall’accusa di violenza privata nei confronti di alcuni pescatori. La vicenda scaturiva dall’azione in mare effettuata nel 2013 da Greenpeace contro la pesca a volante a coppia. Giannì a bordo di una barca ambientalista in mare aveva ostacolato l’attività di pesca due barche della flotta saccense.
I comandanti dei motopesca si sono costituiti parte civile al processo Il giudice lo ha assolto perché il fatto non sussiste. Giannì si è difeso al processo sostenendo che nessun pericolo era scaturito da quell’azione dimostrativa.
Quel giorno nel mare antistante Sciacca i volontari di Greenpeace intercettarono una coppia di “volanti”, imbarcazioni che usano reti a strascico semipelagiche per la pesca delle acciughe e delle sardine.
Giannì si tuffò in mare con una grande boa per fermare simbolicamente questi pescherecci che starebbeo distruggendo le risorse ittiche grazie a una “licenza sperimentale” che viene rinnovata ogni sei mesi dal Ministero delle Politiche Agricole. Altri attivisti, su un gommone, si affiancarono alle volanti, mostrando due striscioni “Questa pesca svuota il mare” e “Esperimento pericoloso”