ARS, PRENDE L’IPOTESI CHE IL M5S PERDA IL SEGGIO DI CANCELLERI
L’uscita di Giancarlo Cancelleri da Palazzo dei Normanni dopo la nomina di vice ministro nel Governo nazionale, apre una sorta di giallo sull’assegnazione del seggio in seguito alle sue dimissioni dall’ARS. Addirittura, potrebbe aprire una doppia breccia nell’opposizione e offrire un inaspettato puntello alla maggioranza, assai traballante.
L’Ufficio legislativo deve sciogliere un nodo non semplice: a chi va il seggio lasciato da Cancelleri? Deve necessariamente essere assegnato?
Dapprima avanzava la convinzione che a sostituire il vice presidente Cancelleri sarebbe stata la gelese Ketty Damante, in quanto prima dei non eletti nella lista provinciale di Caltanissetta, dove è stato eletto lo stesso Cancelleri.
Ma a quanto pare questa ipotesi salta. A valutare le prime ipotesi dell’ufficio legislativo dell’Ars, il seggio rischia di rimanere vacante, offrendo così un inaspettato vantaggio alla maggioranza in fibrillazione sul collegato. Il neo vice ministro non è stato eletto infatti in una lista dei Cinque Stelle, ma in quanto primo dei candidati governatori perdenti nel listino loro riservato che in caso di vittoria assegna al vincente un bonus di sei seggi ricavati dal listino stesso. Sostituire Cancelleri diventa complicato perché la legge elettorale non dice nulla di specifico in proposito.
Pare impossibile fare scorrere il terzo candidato governatore non eletto.
Altra difficoltà, secondo quanto si dice all’Ars, risulterebbe essere quella di rimpiazzare con il primo dei non eletti a Caltanissetta, ovvero la stessa Damante.
Allora prende corpo l’ipotesi che Cancelleri non possa essere sostituito da nessuno. Se così fosse l’opposizione perderebbe di un seggio. L’opposizione, salita a quota 33, recentemente era stata rafforzata dall’annunciato addio alla maggioranza dei due deputati di Sicilia Futura.
In buona sostanza, la situazione che si è venuta a creare dopo l’addio di Cancelleri non ha precedenti sovrapponibili perfettamente. Ma per gli uffici legislativi dei 5 Stelle è comparabile al caso del 2008 di Anna Finocchiaro. Allora candidata alla presidenza della Regione, ma sconfitta da Raffaele Lombardo, la senatrice del Pd optò per il seggio in Parlamento e si vide sostituita dal collega di partito Bernardo Mattarella a seguito di un’interpretazione autentica della legge.
Se Damante venisse ritenuta ineleggibile, il M5s punterebbe sulla via che riporterebbe all’Ars Vanessa Ferreri, quarta nel listino di Cancelleri dopo Gianina Ciancio e Salvatore Siragusa, eletti nelle loro province.