ARRIVA IL 2015: LE RIFLESSIONI E L’OTTIMISMO DI MASSIMO RASO
Lunga e interessante lettera aperta all’intera provincia del segretario della Cgil Massimo Raso, che tiene alta la luce della speranza per il nuovo anno, dopo un 2014 che è stato negativo.
“Il 2014 è stato, sotto troppi punti di vista, un anno da dimenticare: il livello della occupazione sceso ai livelli del 1977; l’aumento del numero delle famiglie in condizioni di povertà relativa ed assoluta; nessuno dei problemi che atavicamente vive questa provincia è stato affrontato e risolto; continua una presenza oppressiva di forze criminali di tipo mafioso… un disastro! Per questo appare stucchevole “consolarsi” con i dati di “Italia oggi ” che sembrano essere migliori di quelli del “Sole24ore”! Per questo appare, qui più che altrove, beffardo il tentativo del Governo di vendere come miracolosa la ricetta del “Jobs Act” che da Noi – come nel resto del Paese – non produrrà nessun posto di lavoro ma finirà con l’aggravare la già precaria condizione del lavoro segnata dal lavoro nero, grigio e sottopagato .
Il 2014 è iniziato per la CGIL AGRIGENTINA con l’iniziativa con Susanna Camusso: in quella sede abbiamo ribadito quali sono (dal nostro punto di vista) le “leve per uno sviluppo possibile” ed indicato proposte ma soprattutto un metodo: quello dell’incontro-alleanza tra il mondo della produzione (lavoratori e datori di lavoro) e quello delle Istituzioni, per ritrovare insieme la via per far uscire la provincia di Agrigento dalla marginalità nella quale è collocata. Una marginalità che non è solo geografica ma che è economica e culturale.
Questo appello come i precedenti è caduto nel vuoto o, meglio, non ha trovato quella necessaria coralità di consensi che gli consentisse di produrre gli effetti sperati. Agrigento e la sua provincia continuano a confermarsi come la terra delle “occasioni perdute”, ricca di potenzialità e povera di concrete ipotesi di sviluppo, condannata agli ultimi posti delle classifiche da questa sua incapacità di ribellarsi, di costringere una “classe politica” inetta a trasformare queste potenzialità in ricchezza e sviluppo! Terme, Kainite, Turismo, Storia, Agricoltura e Pesca di qualità, Enogastronomia, Cultura, Mare, Artigianato artistico restano solo titoli di uno sviluppo possibile, ma Agrigento resta confinata nel suo isolamento, incapace di una reazione! Noi non ci stiamo! Ai Giovani che sono qui e che poi sono i nostri figli, i nostri nipoti, i lavoratori di domani non possiamo dire che l’unica via possibile è quella dell’emigrazione! Per questo pensiamo che il 2015 debba essere l’anno delle risposte, l’anno della verità, l’anno delle risposte sulle troppe questioni irrisolte. Risposte che devono venire dal Governo nazionale e dal Governo della Regione, ma che richiedono anche un diverso approccio dei “governi locali”, esse devono chiarirci : • se questa provincia crede davvero che attorno ai suoi beni archeologici, storici e culturali possa crescere e rafforzarsi una nuova economia e che questo comporta una serie coerente di scelte (dai centri storici alle infrastrutture, dalla pulizia delle città alla cura del suo litorale, dai servizi alle politiche culturali al convinto “NO” ad ogni ipotesi che contrasta con questa prospettiva come ad esempio, la trivellazione del nostro mare); • se, in questo quadro, le Terme potranno o no diventare un formidabile volano per lo sviluppo di Sciacca o restare come un traghetto alla deriva; • come difendere i siti produttivi esistenti, valorizzare le “eccellenze” sostenere concretamente il già debole apparato produttivo artigianale e commerciale attraverso un ruolo diverso del credito e del sostegno regionale all’economia; • se per i precari si troveranno risposte credibili che vadano al di là della semplice proroga annuale; se per i tanti che dipendono dal bilancio della Regione (Forestali, Esa, Consorzi di Bonifica, Formazione professionale ecc…) possa finire l’era delle processioni e delle preghiere e si possa procedere a riforme vere che tendono a dare sicurezza ed ordine ai singoli comparti; • se la “questione scuola” nei suoi tanti aspetti (dalla soluzione della vicenda della 104 allo stato delle nostre scuole fino alla formazione professionale) possa trovare l’attenzione • se la “questione rigassificatore” debba intendersi chiusa (come annuncia sorprendentemente il Sindaco Firetto) o meno; • Se, analogamente, il “progetto Kainite” è ancora una ipotesi in campo; • Cosa dobbiamo fare delle “aree industriali” ex ASI e come pensare ad uno sviluppo del manifatturiero che sia compatibile con l’ambiente; • Se, in attesa di interventi legislativi attesi da tempo, Acqua e Rifuti devono continuare a pesare così tanto sulla tasche dei cittadini o se è possibile avviare percorsi diversi che portino ad una rivisitazione della struttura dei costi, delle diseconomie e a modifiche dei comportamenti anche dei cittadini/utenti; • C’è poi tutto il terreno delle “politiche sociali” : da quali politiche sanitarie che puntino sul serio all’integrazione Ospedale/Territorio, alle politiche per gli Anziani a quelle per i “diversamente abili” a quelle relative all’accoglienza dei migranti…. E l’elenco potrebbe continuare! Troppe domande attendono da anni una rsiposta. Ma questa provincia non può e non deve solo attendere, deve organizzare le lotte per pretendere le risposte da chi queste risposte deve dare. Per questo la CGIL, anche per il 2015 sarà in campo e costruirà, ove possibile unitariamente, i “comitati per il lavoro”. Per contrastare le politiche del Governo che non ci convincono e per rivendicare questi obiettivi. Ci auguriamo di farlo con la UIL (con cui abbiamo condiviso lo sciopero del 12 Dicembre) e con la CISL Agrigentina e in un rapporto di alleanza non episodica con le altre Organizzazioni Datoriali e con i Sindaci e le altre Istituzioni.
Per Noi il 2015, come ogni anno, comincia da Sciacca, per rendere l’onore che merita ad ACCURSIO MIRAGLIA assassinato dalla mafia il 4.1.1947 e per ribadire che la prima “pre-condizione” allo sviluppo è liberarsi dai poteri criminali e mafiosi che ancora tanto ruolo hanno nella nostra vita economica e sociale e per esprimere la nostra vicinanza a quanti in questa battaglia sono impegnati coraggiosamente e ogni giorno.
A tutti loro, a tutti i nostri interlocutori sindacali e politici, agli operatori dell’informazione, alle Associazioni religiose e laiche, ma soprattutto alle Lavoratrici ed ai Lavoratori di tutti i settori produttivi, ai precari, ai disoccupati, ai giovani, ai migranti e agli emigrati, agli studenti che hanno messo in campo tante iniziative di resistenza, giunga l’augurio sincero ed affettuoso della Segreteria Provinciale della CGIL per un 2015 migliore, affinché sia davvero l’anno delle risposte!”