Indagine scaturita da denuncia di un commerciante al quale con minacce venivano estorte somme di 50 e 100 euro alla volta

Ci sarebbe una donna a capo dell’organizzazione di saccensi dedita ad attività di estorsione. Il blitz Argante, scaturito da una inchiesta della Procura di Sciacca, ha fatto scattare oggi nove misure cautelari, tre delle quali in carcere.

Le persone coinvolte sono Luisa Puccio, di 49 anni, pregiudicata; Giuseppe Beniamini, 54 anni, pregiudicato; Donato Morrione, 53 anni, pregiuicato; Benedetto Bondì, 24 anni, pregiudicato; Giuseppe Solarino, di 60 anni; Abbes Aioudi, runisino di 41 anni, noto come “Alberto”; Silvia Cognata, di 27 anni; Giovanna Gambino, 24 anni; Maurizio Mistretta, 33 anni, di Cstelvetrano.

In carcere sono finiti Luisa Puccio, Giuseppe Beniamini e Donato Morrione. Domiciliari per Bondì, Solarino, Aidoudi. Misura cautelare divieto di dimora per tutti gli altri. L’indagine scaturita da denuncia di un commerciante al quale con minacce venivano estorte somme di 50 e 100 euro alla volta. Bondì era stato arrestato per lo stesso reato e da ulteriori approfondimenti era emerso il coinvolgimento delle altre persone.

Archivio Notizie Corriere di Sciacca