ARMAO L’INOSSIDABILE, BERLUSCONI: “NON SI TOCCA”. L’UOMO AL POTERE SENZA CONSENSO E CON FLOP PER LE TERME DI SCIACCA

Il sempre assessore Gaetano Armao non si tocca. E Silvio Berlusconi lo manda a dire con una lettera al presidente della Regione,  Nello Musumeci.  Un passo che mette in forse, anzi forse pone fine, al rimpasto in Giunta pronto per essere attuato. La lettera di Berlusconi è come una legge di rango superiore rispetto alle idee di Gianfranco Micciché in rotta di collisione con Armao.  La blindatura di Armao di fatto pone uno stop al lavoro di questi giorni dei partiti di maggioranza impegnati ad un rimpasto di Giunta.

Forza Italia, intanto, ha riunito l’ufficio politico e ha deciso che oggi, nel vertice di maggioranza convocato da Musumeci, chiederà l’azzeramento di tutta la Giunta per ripartire con
nuovi assessori. Pare che i forzisti non siano disposti ad accettare una riduzione di rimpasto. O tutti o niente, insomma.

Un rimpasto che sembra sempre più difficile anche in considerazione del fatto che l’Udc, con il capogruppo all’Ars Lo Curto e con il segretario Cesa, intendono confermare sia Alberto Pierobon (Rifiuti) che Mimmo Turano (Attività Produttive). Centristi che si sono rinforzati con il ritorno a casa del figliol prodigo  Giovanni Bulla che aveva lasciato lo Scudocrociato per la Lega. L’ingresso in Giunta di un uomo del partito di Salvini potrebbe essere l’unica novità.

Gaetano Armao è l’uomo di potere che porta con sé due primati. Il primo è quello più eclatante: è stato assessore con Lombardo, lo è con Musumeci, ma senza essersi mai misurato con l’elettorato. Il secondo primato è noto a Sciacca: Armao è l’uomo dei bandi per la gestione delle strutture termali saccensi a privati. Ha fallito nel 2012, fallirà anche per quello in corso, pubblicato di recente. Un bando elaborato con superficialità, monco, privo di vera attrazione per gli investitori e destinato al naufragio.

Filippo Cardinale