AREA PORTUALE SPORCA E ISOLA ECOLOGICA CHIUSA: OGGI CONFRONTO CIRCOMARE – PESCATORI (fotogallery)
Lo smaltimento dei rifiuti prodotti dall’attività di pesca, il rispetto della misura delle delle reti, una nuova ordinanza riguardante il tempo per le operazioni di pesca e la permanenza nell’area portuale di Sciacca di imbarcazioni provenienti da altri compartimenti: questi i temi trattati questa mattina nel corso di un confronto che il comandante del locale Circomare ha promosso con armatori e operatori della pesca di Sciacca.
Il tenente di vascello Giuseppe Claudio Giannone, che da tre mesi è alla guida del presidio militare marittimo saccense, ha convocato la riunione per parlare soprattutto di pulizia dell’area portuale, alla luce delle varie situazioni di emergenza ambientale che si verificano periodicamente e che hanno determinato anche le sollecitazioni da parte di associazioni ambientaliste che hanno effettuato operazioni ecologiche che fanno emergere il problema.
Dagli operatori della pesca giunge per l’ennesima volta l’appello alle autorità pubbliche a rendere funzionante l’isola ecologica, uno spazio che permetterebbe a loro di potere smaltire soprattutto le reti deteriorate che non si possono più utilizzar e altri attrezzi da lavoro. A tal proposito, era stata avviata una corrispondenza con la Regione Siciliana per ottenere le autorizzazioni necessarie per la gestione dell’isola ecologica, ma questo iter sta avendo tempi lunghi. Una interlocuzione tra amministrazione comunale e autorità regionali è in corso ormai da alcuni anni, ma fino ad oggi non si è arrivati alla definizione dell’iter. Il Comune di Sciacca attualmente non dispone della concessione demaniale, una richiesta alla Regione risale a due anni fa, ma non c’è mai stato il via libera, la questione come tante altre problematiche che coinvolgono Comune e Regione, dovrebbe essere seguita da vicino. Dopo la concessione demaniale si dovrà individuare una forma di gestione. In sostanza, i pescatori non dispongono di strumenti per smaltire materiale da lavoro inutilizzati pur avendo nel sito dove loro operano uno spazio a tale scopo. Dall’incontro è emersa la necessità di stimolare un’azione più incisiva da parte dell’amministrazione comunale.
All’incontro, oltre ai rappresentanti delle cooperative di pesca e tanti pescatori, hanno preso parte anche i parlamentari del Movimento Cinque Stelle Matteo Mangiacavallo e Rino Marinello. Quest’ultimo, anche nella veste di volontario ecologista e protagonista di numerose campagne ecologiche per la pulizia dell’area portuale, ha rimarcato la necessità di attivare una collaborazione tra tutti i soggetti interessati.
Il comandante Giannone ha poi anticipato i contenuti di un’ordinanza che verrà pubblicata nei prossimi giorni e che sarà operativa a partire dal prossimo 1 gennaio 2019, riguardante tempi di attività lavorativa all’interno del porto, spazi da destinare ad imbarcazioni provenienti da altri compartimenti marittimi e spazi fissi della banchina da riservare ad esterni.
Giuseppe Recca