Architetti agrigentini sul Superbonus: rigenerazione urbana in…caduta libera  

Dopo il giro di vite sulla cessione dei crediti, l’introduzione di sanzioni pesantissime per i professionisti in caso di errori nelle asseverazioni e dopo l’obbligo della registrazione video dei lavori per l’uso di piattaforme legate a istituti di credito, con il nuovo decreto legge, arriva anche lo stop su nuove cessioni di credito, sullo “sconto in fattura” e sull’acquisto di crediti da parte di Amministrazioni Pubbliche, come Comuni e Regioni.

“Siamo desolati – afferma il presidente dell’Ordine degli Architetti di Agrigento Rino La Mendola – sembra proprio che il legislatore intenda chiudere il rubinetto degli incentivi fiscali, inficiando un percorso virtuoso per promuovere la rigenerazione delle nostre città e il rilancio di un settore fondamentale per l’economia del Paese, come quello dell’edilizia. La politica dimentica spesso la regola dettata dai più quotati studi di economia, secondo i quali l’investimento di un euro di denaro pubblico, ne genera tre, specie nei casi in cui gli investimenti riguardano la rigenerazione del patrimonio edilizio esistente”.

“Confidiamo nel legislatore – conclude La Mendola – affinché possa riconquistare una visione chiara delle politiche da adottare per la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, attraverso il rilancio, senza indugi, di incentivi fiscali come il Superbonus, che dovrebbero assumere una dimensione strutturata nel tempo”.