Arancia di Ribera D.O.P.: +66% di prodotto certificato lavorato rispetto alla stagione precedente

RIBERA- Dai dati ufficiali del Masaf emerge un record nella vendita dell’Arancia di Ribera D.O.P. per la stagione 2023/2024.  “Abbiamo assistito- dichiara il presidente del Consorzio di tutela Arancia di Ribera D.O.P. Salvatore Daino – ad un incremento considerevole di vendite rispetto alla stagione precedente, con  14.968.862 kg di Arancia di Ribera D.O.P. lavorati in questa stagione rispetto ai 9.019.933 kg lavorati durante la stagione 2022/2023, ottenendo così migliori e inattesi risultati rispetto al passato.

“E’ stato raggiunto, con grande soddisfazione – prosegue Daino – l’obiettivo di crescita dei volumi di Arancia di Ribera D.O.P. immessa nel mercato”. L’attenzione da parte del Consorzio, tuttavia, resta alta di fronte ad uno scenario complesso, carico di tensioni e incertezza.

I NUMERI

Più dettagliatamente, è stato registrato un incremento di prodotto certificato lavorato pari al 66% circa rispetto alla stagione 2022/2023; un risultato che non ha eguali e che si colloca in un contesto di settore abbastanza positivo ma non per questo privo di problematiche. La produzione complessiva dell’areale D.O.P., appare in linea con gli ettari coltivati e si caratterizza soprattutto per un incremento dei volumi delle varietà navelina e washington navel. I consumi in forte crescita di Arancia di Ribera D.O.P., tendono a concentrarsi maggiormente sul territorio nazionale dove l’Arancia di Ribera viene commercializzata soprattutto attraverso la grande distribuzione organizzata.

Nonostante gli ottimi risultati, il comparto agrumicolo riberese e dell’areale D.O.P., si trova a fronteggiare situazioni delicate come le variabili legate al cambiamento climatico che creano incertezza sul fronte produttivo.

“Il Consorzio di tutela – dichiara Daino – proverà a mettere in campo tutte le strategie possibili per sostenere le produzioni D.O.P. e per promuoverle e valorizzarle, cercando di essere incisivo nella gestione dei mercati, nell’attribuzione del giusto valore alle Arance di origine protetta e cercando soluzioni per ottimizzare anche i costi di produzione.  Tutte iniziative, che dovrebbero tradursi in ottimi risultati per lo stato di salute economica e sociale di tutto il territorio.

RIALZO DEI COSTI DI PRODUZIONE

In generale, sottolinea Daino, si assiste al rialzo dei costi di produzione, sia per le aziende agricole che per i centri di confezionamento, situazione determinante dal punto di vista del prezzo alla vendita dell’Arancia di Ribera D.O.P., che non può non tener conto di questa situazione di aumenti generalizzata. In quest’ottica bisogna rimanere vigili per impedire fenomeni di concorrenza sleale e pericoli di frode alimentare. Per garantire anche in futuro risultati ottimali per la commercializzazione dell’Arancia di Ribera, continua il Presidente Daino, dobbiamo continuare ad agire in modo coordinato a tutti i livelli della filiera, facendo leva sulla forza di un sistema che sappia essere organizzato, unito e coerente. Le condizioni fondamentali per rispondere in modo efficace alle sfide del presente e alle crisi internazionali, consistono nel rinnovare le strategie organizzative da una parte e nella conservazione della nostra tradizione fondata sulla cooperazione e sulla solidarietà dall’altra.

Per Paolo Parlapiano, Vice Presidente del Consorzio di tutela dell’Arancia di Ribera D.O.P. e Responsabile Vendite Marketing della Parlapiano Fruit Srl, “il successo della stagione appena conclusa è da ricercare nella differenza che fanno le persone, sia come sapienti agricoltori che impiegano tecniche colturali tramandate da padre in figlio, sia come consumatori attenti alla qualità e alle caratteristiche organolettiche dei prodotti da consumare”.

Salvatore Daino

Paolo Parlapiano