APPELLO DI UN CATTOLICENSE DALLA BULGARIA: “VOGLIO TORNARE A CASA”
Disperato appello di un lavoratore siciliano bloccato in Bulgaria per l’emergenza Coronavirus. Si tratta di Giuseppe Terrasi, di Cattolica Eraclea, si trova a Pleven per lavoro, dove si occupa di movimento terra, e non può rientrare in Italia a causa delle norme restrittive per il contenimento del contagio da Covid-19. «Fatemi tornare dalla mia famiglia a Cattolica Eraclea. Mi hanno già fatto il tampone e ha dato esito negativo”, dice in un video pubblicato YouTube. L’uomo, sposato a padre di due figli, raggiunto telefonicamente ci dice che vorrebbe andare in auto in Grecia, ad Igoumenitsa, per poi da lì ripartire in nave alla volta di Bari e proseguire il viaggio in auto per raggiungere la Sicilia. “Dalla Bulgaria – racconta – potrei uscire ma, una volta arrivato in Grecia, l’ultimo decreto del presidente del Consiglio italiano non mi permette di raggiungere l’Italia in nave perchè fanno imbarcare solo le merci. Dovrei in ogni caso fare la quarantena in Grecia e, secondo le informazioni che mi ha dato l’ambasciata, non si sa quando potrei ripartire”.
“Mi sono messo in contatto con il ministero degli Esteri e mi hanno detto di stare dove sono perchè la situazione è difficile, ma lo è in Italia come lo è in Bulgaria. Se qui la prossima settimana diventa zona rossa e se dilaga l’epidemia non si sa cosa succederà. Se proprio devo rischiare di morire voglio morire nel mio Paese, voglio tornare nella mia patria, voglio tornare dalla mia famiglia. Chiedo al presidente della Regione Musumeci di potermi aiutare a rientrare in Sicilia».