APPALTO RACCOLTA RIFIUTI, AI SACCENSI E’ COSTATO 47 MILA EURO IL RICORSO AL TAR AVANZATO DAL COMITATO SULLA TRASPARENZA DEI COSTI

Il servizio di raccolta dei rifiuti con la nuova società doveva decorrere dal primo febbraio, includendo anche la pulizia straordinaria nel periodo del carnevale

Tutto ha un costo, a volte anche elevato. La diatriba giudiziaria tra il Comitato per la trasparenza del costo dei rifiuti- presieduto da Lilla Piazza- e il Comune di Sciacca ha comportato, fino ad oggi, un costo che grava sulle casse comunali di 47.000 euro. 

Diecimila euro è la parcella di un noto legale palermitano che ha assistito il Comune citato dinanzi al Tar dal Comitato. Poi c’è il ritardo della firma del contratto di appalto tra il Comune  la ditta aggiudicatrice dell’appalto per la raccolta di rifiuti, la S.E.A. Servizi ecologici ambientali S.r.l. 

Il nuovo servizio di raccolta, che avrebbe dovuto iniziare lo scorso primo di febbraio e che è stato “stoppato” dal ricorso al Tar, includeva anche la pulizia straordinaria del periodo carnascialesco, par a 37.000 euro. Non potendo effettuarsi la sottoscrizione del contratto di appalto in attesa del pronunciamento del Tar, il Comune è stato costretto a sborsare alla Sogeir 37.000 

Come abbiamo pubblicato in un apposito articolo,  il Tar di Palermo ha respinto il ricorso contro l’esito dell’appalto del servizio rifiuti dell’Aro di Sciacca. Il ricorso era stato presentato dal Comitato per la trasparenza del costo dei rifiuti, rappresentato dall’avvocato Stefano Scaduto.

 

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