ANTIDROGA, OPERAZIONE “POSTEPAY” A LICATA : ARRESTI DOMICILIARI PER TRE SPACCIATORI ED OBBLIGHI DI DIMORA PER ALTRI DODICI INDAGATI
L’alba di oggi è iniziata con una sessantina di militari della guardia di finanza mpegnati nell’esecuzione dell’operazione antidroga “postepay”, che ha permesso di smantellare una fitta rete spacciatori di cocaina, hashish e marijuana operante nei comuni di Licata, Palma di Montechiaro, Canicattì e Camastra, nonché nel catanese e in alcuni comuni della provincia di caltanissetta .
Le fiamme gialle hanno tratto in arresto Corsaro Giovanni (classe 1986, catanese), Di Raimondo Concetto Salvatore (classe 1977, catanese) e Lo Manto Franco (classe 1973, di canicattì), tutti responsabili di spaccio continuato; gli indagati saranno poi accompagnati presso le rispettive residenze, ove dovranno restare agli arresti domiciliari .
Nei confronti di ulteriori 12 indagati (tutti della zona del licatese, tranne un soggetto di Catania, e di età compresa fra i venti ed i trentacinque anni) il g.i.p. di Agrigento Alessandra Vella, sulla base delle richieste formulate dal proc. aggiunto Ignazio Fonzo e dal sostituto dMatteo Delpini, ha disposto 12 misure di obbligo di dimora, che i finanzieri stanno eseguendo contemporaneamente agli arresti; anche per questi soggetti i reati contestati attengono le ipotesi di spaccio continuato in concorso .
Una ventina le perquisizioni domiciliari effettuate nel corso dell’intervento . le indagini, dirette dai magistrati della procura del capoluogo e condotte dai militari della tenenza di Licata a partire dal settembre del 2011, hanno permesso di ricostruire le “abitudini” e le modalità di spaccio degli indagati, individuando il loro canale di approvvigionamento nonché le strategie utilizzate per realizzare l’illecito traffico .
Una peculiarità emersa dalle intercettazioni, rivelatesi fondamentali per il buon esito del servizio, era il linguaggio criptico adottato dai vari indagati; e’ significativo, in merito, l’esempio di uno spacciatore che indicava al proprio fornitore la quantità della droga da acquistare facendo riferimento agli importi delle schedine giocate al totocalcio .
Un’altra particolarità emersa era la consuetudine, adottata da alcuni spacciatori, di pagare gli acquisti di droga mediante accrediti su carte postali del tipo “Postepay” .
Le investigazioni, finalizzate all’individuazione ed allo smantellamento della rete di distribuzione illegale di droga, hanno complessivamente portato all’individuazione di 26 soggetti ritenuti a vario titolo responsabili del reato di spaccio, nonché al sequestro, in più occasioni, di cocaina, hashish e marijuana per circa 100 gr. .