ANTICHE TERME, PATRIMONIO STORICO DIMENTICATO

Cambiare il nome della città per non cambiare nulla e per mostrare questo degrado ?

Si discute tanto del referendum per cambiare il nome della città da Sciacca in Sciacca Terme, ma non si fa nulla per valorizzare il primo vero stabilimento termale creato per utilizzare per fini terapeutici quella grande risorsa che sono le stufe vaporose.

Le foto di questo nostro dossier mostrano lo stato attuale delle “Antiche Terme Selinuntine”, lo stabilimento che sorge nella Valle dei Bagni, realizzato all’inizio del secolo sorso nell’ambito della prima idea di territorio vocato al turismo termale. Un immobile che per decenni ospitò i primi curandi provenienti da ogni parte della Sicilia e che sviluppò la legittima ambizione di un nuovo stabilimento, costruito poi negli anni ’30 nell’attuale area termale. Fu in questa valle che venne scoperta la fonte della cosiddetta “Acqua Santa”, l’acqua che aveva eccezionali qualità curative e che poi non venne più usata perché inquinata dalle case che nel frattempo sorgevano nella zona.

Questo immobile, rimasto abbandonato per anni, venne ristrutturato intorno al 1980 e doveva diventare un punto di riferimento turistico, un sito da utilizzare per finalità culturali e raccontare la storia di quell’affascinante e misterioso fenomeno, unico al mondo, che potrebbe rendere ricca la città e il territorio. Le “Antiche Terme Selinuntine” sono oggi luogo di degrado e sporcizia. C’è un cancello con tanto di lucchetto, ma si può entrare facilmente nell’area recintata attraverso un’apertura laterale. I portoni sono distrutti, all’interno i vandali fanno il resto, negli anni sono stati danneggiati i servizi igienici e gli impianti tecnologici. Accanto al cancello d’ingresso è stato rotto l’involucro che ospita il contatore dell’energia elettrica, che funziona però regolarmente. Non c’è illuminazione pubblica e nello spazio esterno, una volta utilizzato per visite turistiche e foto artistiche, oggi ci sono rifiuti e materassi vecchi usati probabilmente da senzatetto. Tutto questo è di proprietà della Regione Sicilia, che non ha i soldi per pagare i debiti accumulati negli anni di gestione fallimentare e di conseguenza non ha i fondi per recuperare la preziosa struttura. Un anno fa vennero scoperti dei vandali, tre persone, tra cui due minori, danneggiarono la pavimentazione del piazzale.

Il 26 settembre saranno processati, ma nessuno ha poi pensato di occuparsi della cura del vecchio stabilimento, rimasto un corpo estraneo nel contesto della vita sociale cittadina. Potrebbe invece diventare un importante sito storico da visitare. Invece, occorre spendere altri soldi, chissà quanti anni passeranno ancora prima di rivederlo splendere. Di Terme ha parlato alcuni giorni fa a Santa Margherita Belice il presidente della Regione Raffaele Lombardo. Sollecitato a parlare del futuro della risorsa saccense, ha ribadito la volontà del governo regionale di arrivare entro l’anno alla pubblicazione del bando pubblico per la privatizzazione della gestione. Ed ha sostenuto la necessità che ci sia un ruolo vigile del Comune nella successiva gestione. Ma nel frattempo le Terme continuano ad accumulare debiti, con la Regione Sicilia proprietario che continua a guardare impassibile dalla finestra ed a trasferire risorse per evitare le procedure fallimentari.

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