ANSIA DA METEO. MA QUALE BOMBA D’ACQUA? SEMBRA LA FAVOLA “ AL LUPO AL LUPO”

I sindaci fanno ciò che è giusto fare e ciò che la Protezione Civile impone di fare. Ma soprattutto mettono “il ferro dietro la porta” per evitare responsabilità di grosse entità in mancanza di diffusioni dei bollettini di allerta meteo mirati a prevenire pericoli per la gente. Ma spesso accade che dopo la diffusione di un comunicato di allerta, più o meno consistente, la giornata scorre “normale”, anzi senza (fortunatamente) il manifestarsi di quegli eventi calamitosi preannunciati.

L’inverno scorso furono diramati tantissimi comunicati di allerta per pessime condizioni meteo. Tutti, poi, finiti nell’incredulità generale della gente poiché le condizioni meteo previste erano assai innocue, rispetto a quelle pessimistiche.

L’ultima allerta risale a ieri e riguardava oggi. Allerta “rosso”, il codice massimo di attenzione.Sembrava imminente il diluvio universale.

Si è dato spazio, come giusto che sia, alla diffusione delle ordinanze sindacali, ma resta il fatto che così facendo si genera l’ansia del meteo. Magari andrà a finire come la favola “al lupo al lupo”, quel ragazzino che si passava il tempo ad annunciare la presenza del lupo nel villaggio. Ma era solo uno scherzo. Quando il lupo venne davvero, fu amara sorpresa. Stavolta non era uno scherzo, ma la gente tale lo prese. A Ribera, addirittura, il sindaco ieri sera diramò l’ordinanza di smontaggio delle baracche della storica fiera della “Bambina”, della Madonna. Una volta bastava rivolgere gli occhi al cielo per capire il tempo, adesso no. Adesso si fa fede su previsioni che spesso sono solo un abbaglio.

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