ANNO NUOVO, GEOGRAFIA POLITICA CONSILIARE NUOVA

La politica locale, quella eletta in Consiglio comunale, è come l’uva nel tino in attesa di fermentare. Le elezioni nazionali sono vicine (4 marzo) e il clima politico è in fibrillazione. Vuoi per le delusioni delle scorse elezioni regionali, vuoi per la non rielezione di alcuni deputati regionali agrigentini che hanno riverberi pure nella nostra Sciacca politica. Ma c’è anche chi separa le vie politiche come all’interno di ciò che rimane di Alternativa Popolare. “Alternativa” rimasta sola una parola usata all’interno del partitino ideato da Angelino Alfano, che doveva “richiamare la vasta platea dei moderati”, ma che, invece, ha emesso una voce così rauca da rimanere un’entità prossima al prefisso telefonico.

Il cammino comune di Fabrizio Di Paola e Giuseppe Marinello, sotto l’egida di Angelino Alfano, si biforca. L’ex sindaco prosegue nel centrodestra, nell’area Noi per l’Italia di Maurizio Lupi che farà confederazione con l’UDC. Giuseppe Marinello, nato politicamente con la bandiera d Forza Italia, centrista e moderato, ha scelto di proseguire il suo cammino politico guardando al PD e aderendo a Civica Popolare guidata dal ministro Beatrice Lorenzin.

Ma torniamo alla geografia politica che interessa il nostro Consiglio comunale. Giocoforza, dopo le elezioni cambierà. Ma già cambia adesso. Sarà strano vedere seduti, uno accanto all’altro, i consiglieri dell’ex maggioranza che tanto ha avversato il centrosinistra e dal quale ha ricevuto il marchio #maipiùcinqueannicosì. L’ex maggioranza, i sopravvissuti allo tsunami delle scorse elezioni di giugno, è composta da “moderati” che guardano con gli occhi strabici. Monte, Caracappa, Maglienti, Bentivegna, guardano al centrodestra. Bono, Cognata e Milioti porgono lo sguardo al centrosinistra. Ma qui c’è il beneficio del dubbio. Giuseppe Milioti è stato il solo, il giorno dopo la sconfitta, a dichiarare la difficoltà di spiegare agli elettori la convergenza col PD, sia in Sicilia che a Roma. Ma anche Gaetano Cognata non  così entusiasta di osservare quell’area politica diversa dalla sua idea.

E nell’altra parte dell’aula? Quella che era opposizione ed ora è maggioranza? Ormai predomina una sorta di monocolore PD, anche perché, pur rimanendo in vita la lista Sciacca Democratica, sia Cusumano che Bellanca hanno in tasca la tessera del PD. Sicilia Futura, con due consiglieri comunali, è rimasta orfana con la non rielezione dei deputati regionali Cimino e Cascio. Se Elvira Frigerio non ha dubbi a guardare al centrosinistra, Alberto Sabella ha un’origine politica opposta al centrosinistra. Ma anche Carmela Santangelo, certamente, non ha una propensione sinistroide. Senza immaginare la reazione di Giuseppe Ambrogio, del quale non si hanno più notizie. C’è chi lo ha visto sul  Machu Picchu a meditare. Attende da settembre l’ingresso in Giunta municipale promessogli da Nuccio Cusumano. Non hanno di lui notizie nemmeno alla Perriera, il suo quartiere per il quale, fino a poco tempo fa, ci donava il comunicato quotidiano.

L’uva, intanto, fermenta. Vedremo dopo il 4 marzo che vino diventa. Di certo, l’aula consiliare non sarà immune da venti che agiteranno la quiete.

Filippo Cardinale