ANNI DI SPERPERI, ORA PAGHIAMO LE CONSEGUENZE

 

Di fronte ad una situazione finanziaria statale sull’orlo del fallimento sarebbe naturale rassegnarsi di fronte alla realtà che è quella secondo la quale di necessità bisogna farne virtù. La spesa pubblica è alle stelle, lo sappiamo da diversi decenni ma abbiamo messo la testa sotto la sabbia, come fanno gli struzzi. O, se preferite, si è nascosta la polvere sotto il tappeto. Ma adesso il tappeto non riesce più a nascondere la polvere e questa viene fuori a iosa, accumulata nel tempo. Il taglio degli ospedali piccoli per adesso vede risparmiato quello di Ribera. Ma è questione di tempo, di poco tempo, e anche i piccoli ospedali saranno chiusi. Il taglio dei posti letto sarà, con molta probabilità, l’anticamera per giungere, in poco tempo, alla soppressione dei piccolo ospedali.Dieci chilometri di distanza tra l’ospedale di Ribera e quello di Sciacca sono davvero pochi e fa gola alla spending review.

E a proposito di soppressioni, è toccato anche al Tribunale di Sciacca. E’ incluso nella lista dei 37 tribunali soppressi che il Consiglio dei Ministri ha varato. La ministra Severino e il Governo Monti sono con i paraocchi e prediligono la logica dei numeri agli aspetti sociali. Non sappiamo se la politica di rigore del Governo Monti porterà al risanamento dei conti pubblici. Sappiamo, di certo, quali sono i sacrifici che stanno facendo i soliti noti, cioè la classe media, i lavoratori.

Siamo noi la base certa sui cui operare tagli e imporre tasse. E’ triste per il nostro territorio perde strutture importanti come l’ospedale, il Tribunale. Siamo una terra arida, quasi senza speranza di futuro per i nostri figli e nipoti. Abbiamo vissuto decenni all’insegna dello sperpero del denaro pubblico come se si trattasse di qualcosa che non ci riguardasse. Abbiamo applaudito a più non posso politici che hanno contribuito, consentendo scelte scellerate, questo sperpero di denaro pubblico. Adesso ne piangiamo le conseguenze. Noi, i nostri figli e i nostri nipoti.

Archivio Notizie Corriere di Sciacca