ANCHE LA FIJET ITALIA CONTRO LA CHIUSURA DELLE TERME: “UNA DECISIONE IRRESPONSABILE”

“ Mentre in Europa e nel mondo l’offerta termale italiana è avvertita come un vero e proprio “modello di welfare” di grande rinomanza e reputazione, spesso imitato e preso come punto di riferimento per le sue caratteristiche e valenze anche di natura sociale, in Sicilia arriva la notizia della improvvisa è inaudita decisione dell’assemblea dei soci di chiudere le terme di Sciacca, il più importante polo termale della Sicilia con il beneplacito del Governatore Rosario Crocetta e di tutta la Giunta”.

Anche la Fijet Italia, Federezione Internazionale di giornalisti e scrittori di turismo, interviene sulla chiusura delle Terme, con una nota del presidente nazionale, il saccense Giacomo Glaviano. Una decisione frutto di “irresponsabilità” e che non tiene conto “Dell’enorme danno arrecato all’immagine della città, che ha una sua storia, a tutto il territorio, all’occupazionale e allo sviluppo socio-economico della località a vocazione turistica”.

Glaviano è critico con il Governo regionale che ha “disatteso disatteso gli impegni assunti nelle loro passarelle con l’avallo di una classe politica che ha sottovalutato il problema e tradito la popolazione perchè occupata solo nella gestione del proprio orticello e degli interessi personali”.

“Le terme di Sciacca e le stufe naturali del Monte Kronio – continua il presidente nazionale dei giornalisti di turismo – hanno rappresentato per secoli una risorsa fondamentale, che possiamo definire “unica” per la salute. Andare alle terme oggi è tornato di moda anche a fini di benessere e di turismo termale, in crescita, tra i Paesi dell’Unione Europea, per motivi di salute grazie all’attuazione della direttiva per le cure transfrontaliere”.

Al Governatore Crocetta e tutta la classe politica siciliana, in particolare quella agrigentina, il giornalista Glaviano rivolge un appello per la ripresa dell’attività con un rilancio delle terme di Sciacca attraverso una seria ed oculata gestione diversa da quelle “allegre” del passato che hanno visto solo l’alternarsi di “personaggi” che a tutto hanno pensato tranne al bene, alla crescita e lo sviluppo della Città di Sciacca”.

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