Ampliamento discarica e compostaggio: servono 13 milioni di euro. Dal 2016 ad oggi la Tari è lievitata da 5.5 mln di euro a 8

SCIACCA- I saccensi (e non solo) da anni attendono una riduzione della Tari, l’odiata bolletta per i rifiuti. Ma anziché giungere a destinazione una bolletta meno salata, i cittadini vedono che essa aumenta sempre più. Anche quando si varò il Piano ARO si diffuse l’attesa di una riduzione dei costi.

Era il 24 novembre quando il Consiglio comunale, dopo varie polemiche e lungaggini, approvò il Piano Aro. La raccolta e lo smaltimento dei rifiuti aveva un costo di 5.5 milioni di euro annui. Oggi, il costo è lievitato fino a 8 milioni. Una cifra indicata dal sindaco nel corso di un convegno svoltosi ieri a Sciacca sulla gestione dei rifiuti in Sicilia.

Lo stesso sindaco ha detto che “si potranno risparmiare circa 2 milioni annui con impianti pubblici e di prossimità”. Una cifra sempre più alta rispetto ai 5.5 milioni iniziali. E se la matematica non è una opinione, i cittadini difficilmente vedranno una bolletta inferiore rispetto al varo del Piano Aro.

Ma intanto, bisogna fare i conti con l’aumento dei costi, di forte consistenza, per la realizzazione dell’ampliamento sia della discarica Salinella – Saraceno che dell’impianto di compostaggio di Santa Maria. Una lievitazione più robusta di quella dell’impasto della farina. Centro di compostaggio di contrada Santa Maria lievita da 6 milioni a 13; la discarica Salinella-Saraceno da 25 a 31 milioni di euro.

Per l’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Roberto Di Mauro, “sono due interventi importanti che consentono una riduzione dei costi per il cittadino. Il governo ha interesse a premiare chi riduce i costi, fa diminuire la tariffa e rende un servizio alla comunità. Abbiamo individuato le risorse, conosciamo gli importi e nei giro di un mese ci sarà la delibera di giunta che consentirà a questo territorio di stare tranquillo per circa vent’anni”.

Mentre la politica diffonde tante parole e pochi fatti, il cittadino seguita a pagare un prezzo alto per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Del resto, lo è anche per il servizio idrico. Nessun beneficio economico ha raggiunto il cittadino nella gestione dei rifiuti e dell’acqua.

L’assessore Di Mauro si è pronunciato su alcuni pronostici. “A Sciacca con questo progetto si passerà da 205 a 111 per la discarica e da 166 a 85 per il compostaggio”.

Se sono rose, sbocceranno. Ma i cittadini difficilmente hanno visto sbocciare rose. Hanno visto abbondanza di spine, quelle che fanno male al bilancio familiare.

“L’abbassamento del costo di conferimento di circa il 50 per cento farà ridurre anche la Tari”, ha promesso Vito Marsala presidente della Srr. Non ci resta che rimanere in fiduciosa attesa. Anche se è magia una inversione dei costi. Ciò che aumenta, difficilmente diminuisce. Specie nelle società pubbliche.

Filippo Cardinale