AMBULATORI PRIVATI, ARRIVA LA STANGATA DALLA REGIONE: “RESTITUITE I SOLDI NON DOVUTI”

Si tratta di una stangata che rischia di far saltare gran parte degli ambulatori privati. L’assessorato regionale alla Sanità chiede ai titolari di cliniche e ambulatori privati la restituzione di una montagna di soldi per l’azzeramento degli aumenti dal 2007. Aumenti tariffari neiu confronti dei quali i privati si eramo opposti al Tar. Ma la giustizia amministrativa ha dato torto ai privati. Anche il Consiglio della Giustizia Amministrativa.

L’assessore regionale alla Sanità, Lucia Borsellino, ha disposto un provvedimento di “rispristino con effetto retroattivo dei valori tariffari di cui al decreto assessoriale 1977 del 28 settembre 2007”. Concretamente, la Regione chiede ai privati la restituzione di decine e decine di milioni di euro indebitamente ricevuti.

In buona sostanza, i privati si troverebbero di fornte una situazione che prevede la restituzione di circa il 50% delle somme incassate dal 2007 in poi.

La questione ha origine nel 2007. La Regione viveva il dramma del piano di rientro dall’enorme debito nel comparto della sanità. L’allora assessore Roberto Lagalla recepì un decreto ministreiale e fu costretto a rivedere le tariffe massime per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale.

Una rimodulazione che penalizzava fortemente i titolari delle strutture private. Contro questo decreto i titolari si opposero dinanzi il Tar. Ma sia il Tar che il Cga diedero torto ai privati.

Adesso, con il provvedimento firmato, l’assessorato alla Sanità ritorna indietro fino al 2007. Una cifra enorme per i titolari che dovranno restituire somme ingenti.

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