AMBROGIO: “SETTEMBRE E’ FINITO…E IO ASPETTO DI ENTRARE IN GIUNTA”
Il consigliere comunale Giuseppe Ambrogio conta i giorni. Per lui “settembre è gia passato”. Quella di Ambrogio è un’espressione che indica che la pressione della pentola sale sempre più. “Mi è stato assicurato che sarei entrato in giunta, a settembre, quale secondo assessore della lista Sciacca Democratica”. L’attesa di Ambrogio è suffragata “dall’impegno del senatore Nuccio Cusumano”.
Sciacca Democratica è la lista che ha ottenuto più voti della coalizione di centrosinistra che ha appoggiato il sindaco Francesca Valenti. Tutte le altre componenti politiche hanno avuto assicurata una presenza in Giunta. Sciacca Democratica è presenta nell’Amministrazione comunale con Filippo Bellanca che ha anche la delega di vice sindaco. Ma gli accordi prevedevano, secondo quanto dice Ambrogio (e non solo), la presenza di due assessori.
Giuseppe Ambrogio scalpita, ma è come una pentola a pressione che ora dopo ora accumula vapore all’interno. Per garantire l’ingresso di Ambrogio in Giunta non c’è che una soluzione: la fuoriuscita dell’assessore Annalisa Alongi. Mossa che per il sindaco Valenti non è di facile attuazione, specie a meno di 100 giorni di sindacatura. E’ difficile, almeno fino alle prossime elezioni regionali, che a Palazzo di Città si possano fare movimenti sullo scacchiere della Giunta.
Non è solo il caso di Ambrogio che la maggioranza deve affrontare, e in modo specifico il senatore Nuccio Cusumano. I consiglieri comunali Cinzia Deliberto e Carmela Santangelo hanno già lanciato precisi segnali alla maggioranza. Segnali che viaggiano sull’onda di una partecipazione alle scelte della maggioranza che non è compiuta, anzi, le due donne reclamano poco coinvolgimento nelle decisioni che riguardano temi che toccano l’interesse della Città.
Bisogna attendere l’esito delle elezioni regionali. Fino allora è tutto, ragionevolmente, in stand by. Poi, tutto è possibile. Del resto, nella politica attuale nulla è statico. Una cosa, però, è certa. I partiti che sostengono il sindaco non intendono stare dietro le quinte. La politica reclama il suo ruolo, le sue posizioni. Non certo si accontenta di stare in seconda o terza fila.
Filippo Cardinale