AMBROGIO ANTICIPA L’OPPOSIZIONE: “CARNEVALE 2015 FALLIMENTARE”
“Monte è stato nominato e scelto dal sindaco. Presentato come giovane promettente e competente in grado di migliorare la festa, finora ha decisamente mancato l’obiettivo”
Non è ancora finita, ma dalla politica arriva già un giudizio sull’edizione 2015 del Carnevale di Sciacca: fallimentare.
La cosa curiosa è che tale giudizio non arriva dai banchi dell’opposizione, ma da quell’area della maggioranza che da sempre ha una posizione critica. E’ Giuseppe Ambrogio (ma c’è da aspettarsi che poi sarà il turno di Mario Turturici, già protagonista su Fb di alcune battute) a ritenere fallimentare il carnevale 2015 ed a chiedere le dimissioni di Salvatore Monte.
Non sappiamo fino a che punto devono essere prese sul serio visto che lo stesso consigliere chiede da tempo anche la testa di Silvio Caracappa ottenendo dai suoi interlocutori sorrisi, pacche sulle spalle e qualche promessa.
In una lunga e articolata nota, Giuseppe Ambrogio di “150 anni di storia polverizzati in una sagra paesana dove son venuti meno tutti i tratti salienti che caratterizzavano la nostra manifestazione carnascialesca”
Dice di non volere ergersi a detrattore come tanti stanno facendo in questi giorni, ma di avere la consapevolezza che “il danno all’immagine di un’edizione così scadente è stato tale che è giusto che in città si avvii una profonda riflessione su come la macchina organizzativa debba essere ripensata e riformulata per capire bene cosa non ha funzionato”.
Ritiene si debba fare autocritica a cominciare dall’amministrazione fino a giungere alle maestranze che vi hanno partecipato. “Certo – precisa – ci dissociamo da chi usa i social network per dare libero sfogo ad ingiurie e calunnie di carattere strettamente personale e per questo, esprimiamo piena solidarietà al sindaco Fabrizio Di Paola e all’assessore Salvatore Monte che in questi giorni sono stati oggetto di illazioni e congetture. Detto ciò, però il nostro ruolo di consiglieri di maggioranza ci spinge ad alcune valutazioni e considerazioni su come l’amministrazione comunale e in particolare, l’assessore al ramo hanno gestito l’organizzazione e la promozione della centocinquantesima edizione”.
Si tratta – aggiunge Ambrogio – di un’analisi che non può che essere negativa sotto diversi aspetti: mancanza di qualità artistica, pecche organizzative, errori promozionali e soprattutto il costo esorbitante se rapportato al risultato finale celato dietro alla formula coniata per l’occasione dall’assessore del cosiddetto “Carnevale ridotto”. L’assessore in passato ha ribadito più volte che in tempo di gran crisi, di bilanci scarsi, di mancati finanziamenti regionali e provinciali; la città non può più permettersi di spendere quattrocento mila euro per una sola manifestazione sebbene importante e sentita come è il Carnevale di Sciacca.
“Un’affermazione – continua – che ci trova in perfetto accordo, ma adesso c’è da chiedersi: può una città piena di problemi come la nostra permettersi un Carnevale per giunta brutto e comunque costoso in nome di un fantomatico “flusso di visitatori” e di un ritorno economico non meglio identificato ? Crediamo proprio di no, e di questo dovrebbe esserne per primo consapevole l’assessore che, a nostro avviso, deve prendere atto del fallimento della sua gestione senza accusare il colpo ed il peso delle critiche negative del tutto legittime da parte della cittadinanza, così come noi consiglieri di maggioranza espressione di chi ci ha votato ci riserviamo di valutare l’operato di un assessore nominato e scelto dal sindaco per amministrare un settore nevralgico come lo spettacolo ed il turismo, un giovane presentato alla città come promettente e competente che doveva essere in grado di migliorare la festa, ma che finora, ad onor del vero, ha decisamente mancato l’obiettivo”.